Con il decreto ministeriale numero 33 del 31 gennaio 2019, il ministro Alberto Bonisoli ha ufficialmente compiuto il primo passo verso una nuova riforma del MiBAC istituendo la commissione di studio per il riordino dell’organizzazione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Alla Commissione, si legge nel decreto, “sono attribuiti compiti di ricerca, studio ed analisi finalizzati a formulare proposte per il riordino della struttura ed articolazione organizzativa del Ministero e per la redazione di proposte di modifica del regolamento di organizzazione”.
La commissione sarà presieduta da Giovanni Panebianco, segretario generale del MiBAC, e composta da Alfredo Moliterni (consigliere del ministro, esperto di diritto amministrativo), Giorgio Giorgi (giornalista, capo ufficio stampa del ministro), Maurizio Decastri (docente di economia, consigliere del ministro), Lorenzo D’Ascia (avvocato dello Stato, capo ufficio legislativo) e Marina Giuseppone (direttore generale dell’organizzazione del MiBAC). La commissione potrà tuttavia essere integrata su invito del presidente, e tutti i suoi componenti non riceveranno compensi o rimborsi per il loro lavoro.
La commissione terminerà i suoi lavori il prossimo 4 marzo, data fissata per la consegna al Ministro di una relazione sull’attività svolta, con l’indicazione delle proposte elaborate per il riordino del MiBAC. Ci potrà però essere, se il presidente ne avrà valutata la necessità, una proroga di massimo trenta giorni.
Nell’immagine: il Collegio Romano, sede del MiBAC
Primo passo verso una nuova riforma del MiBAC: creata la commissione per il riordino del Ministero |