Il grande incendio che ha distrutto il tetto medievale e la guglia ottocentesca della Cattedrale di Notre-Dame a Parigi ha avuto l’effetto collaterale di scatenare la fantasia degli architetti di tutto il mondo, che hanno immaginato i più bizzarri e originali progetti di ricostruzione. Ovviamente è pressoché certo che nessuno di questi vedrà la luce, dal momento che l’intenzione delle autorità francesi è quella di lanciare un grande concorso internazionale di architettura. Si tratta però di idee che hanno il merito di far discutere sul futuro della Cattedrale. Vediamo quelle che hanno fatto più scalpore.
1. Un tetto in vetro e acciaio
L’architetto inglese Norman Foster ha immaginato un tetto in vetro e acciaio, completamente trasparente, per lasciar entrare la luce naturale a illuminare lo spazio. Inoltre, una guglia anch’essa in vetro sostituirebbe quella di Viollet-le-Duc, distrutta durante l’incendio, e avrebbe anche una terrazza panoramica tale da consentire di vedere Parigi dall’alto.
2. Una struttura in acciaio con passeggiata in quota
Lo studio d’architettura Godart + Roussel di Digione ha immaginato un progetto contemporaneo con struttura in acciaio, pannelli del tetto in vetro, e una passeggiata in quota sotto le nuove volte. Un progetto che “non si farà mai”, hanno dichiarato gli architetti, ma la speranza è che l’immagine da loro ideata ci consenta di interrogarci sulla forma che avrà la nuova Notre-Dame.
3. Una serra al posto del tetto
Robert Cossette, dirigente dell’azienda di biotecnologie NRC Bio Innovation, fantastica su una serra al posto del tetto: “è arrivato il tempo del vegetale”, ha scritto nell’immagine del suo progetto. “Potrebbero esserci delle piante dentro questo spazio naturale moderno. Questa struttura leggera sarebbe senza rischio d’incendio, rapida da costruire e senza abbattimento di alberi”.
4. Un’altissima guglia in vetro
L’architetto Alexandre Chassang è convinto che l’architettura “debba rappresentare la nostra epoca”, e ha aperto il dibattito presentando un’altissima guglia in vetro al posto di quella di Viollet-le-Duc distrutta dalle fiamme.
5. Un giardino pensile al posto del tetto
Tra le immagini più discusse, quella dell’architetto Marc Carbonare, che si domanda per quale motivo si debba ricostruire il tetto identico a com’era prima che venisse distrutto: così, la sua proposta verte su un giardino pensile al posto del tetto, una soluzione che a suo avviso consentirebbe una “evoluzione”, un’azione simbolica nei confronti del pianeta e anche un incentivo per il turismo.
6. Una guglia fatta di luce
Il grafico Anthony Séjourné propone infine una soluzione radicalmente diversa: una guglia costruita da faretti luminosi e fatta dunque di luce che attraversa il cielo.
Notre-Dame, i progetti di ricostruzione più bizzarri e originali, dal roof garden alla guglia fatta di luce o vetro |