Meno di un decimo delle donazioni promesse: è quanto finora arrivato dai donatori per la ricostruzione della cattedrale di Notre-Dame a Parigi dopo il rovinoso incendio dello scorso 15 aprile. Per l’esattezza, degli 850 milioni di euro promessi a vario titolo dai donatori, ne sono arrivati soltanto 80 al momento: appena il 9% del totale delle promesse, per la maggior parte giunto attraverso piccole donazioni di normali cittadini.
Si lamenta in particolare il ritardo dei grandi donatori, ancora tutti mancanti all’appello: dalle famiglie Arnault, Pinault e Bettencourt ancora non sono arrivati i fondi promessi. Il ministro della cultura francese, Franck Riester, ha dichiarato che in effetti le donazioni arrivano a rilento, ma ha anche rassicurato dicendo che è del tutto normale che le risorse arrivino man mano che procedono, anche per il fatto che i grandi donatori voglio sapere con precisione quando e come i soldi da loro promessi verranno spesi. Al momento, il governo francese sta comunque dialogando con i grandi donatori ed è ancora al lavoro per far proseguire il flusso di donazioni.
La cattedrale, inoltre, non è ancora fuori pericolo. “Le volte possono sempre crollare”, ha detto Riester intervenendo ieri in una trasmissione su France 2, dal momento che “sono il punto più fragile” e i lavori di messa in sicurezza di questa parte nevralgica dell’edificio devono ancora terminare (ci sono ancora detriti da rimuovere). Il resto di Notre-Dame è invece già stato messo in sicurezza.
Nella foto, Notre-Dame durante l’incendio. Ph. Credit
A Notre-Dame è arrivato solo il 9% delle donazioni promesse: per ora raccolti 80 milioni |