A Napoli, dopo che il complesso cinquecentesco dell’Ospedale degli Incurabili ha subito crolli e cedimenti, tanto che è stato necessario procedere con l’evacuazione (che ha riguardato anche un palazzo adiacente), la Regione Campania ha deciso di intervenire. Nella seduta di giunta del 24 aprile è stata infatti programmata una dotazione finanziaria di 80 milioni per il programma di consolidamento e restauro del presidio ospedaliero (che, prima che venisse evacuato, era ancora in piena attività).
Il programma, nella relazione dell’ASL Napoli 1, ha un valore complessivo di cento milioni di euro e si pone l’obiettivo di attuare gli interventi che serviranno per garantire condizioni di funzionalità e sicurezza per l’utenza e preservare il patrimonio culturale dell’ospedale: lo storico complesso fu fondato nel 1522 dalla nobildonna Maria Lorenzo Longo, che decise di destinare tutto il suo patrimonio all’assistenza dei malati, e nel suo compito fu presto aiutata da altre esponenti dell’aristocrazia napoletana del tempo (come Maria d’Ayerba, cofondatrice, ancora sepolta nella chiesa di Santa Maria del Popolo, annessa al complesso). Da allora l’attività dell’ospedale è continuata, e oggi, oltre al presidio ospedaliero, il complesso accoglie anche un museo di storia della medicina e un notevole patrimonio artistico, a partire dalla Farmacia Storica che raccoglie un importante nucleo di antichi vasi per farmaci in maiolica.
Sul destino di questi ultimi, al momento la situazione è incerta: c’è chi vorrebbe tenerli all’interno degli Incurabili, in una porzione dell’edificio non soggetta a rischio crolli, mentre il Ministero dei Beni Culturali suggerisce un loro temporaneo trasferimento al Museo di San Martino, dove dovrebbero rimanere fino alla fine dei lavori. I lavori sul complesso partiranno appena i finanziamenti saranno disponibili.
Nella foto, la Farmacia Storica degli Incurabili (ph. Credit Silvestro Barbato)
Napoli, dopo i crolli e l'evacuazione arrivano 80 milioni di euro per il complesso degli Incurabili |