È durata pochi giorni la versione monumentale della Venere degli stracci di Michelangelo Pistoletto installata a fine giugno in piazza Municipio a Napoli nell’ambito del festival Napoli Contemporanea 2023. L’opera è stata infatti completamente distrutta da un incendio divampato poco dopo le 5:30: girano in rete video dell’opera avvolta dalle fiamme.
Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco a seguito delle segnalazioni dei cittadini. Al momento non si sa quale sia stata la causa scatenante dell’incendio, che forse potrebbe anche essere di origine dolosa. Il Comune aveva voluto installare la Venere degli stracci in piazza Municipio come segno di dialogo, per stimolare partecipazione e interesse per la cultura. Evidentemente così non è stato. E adesso al posto dell’opera rimangono soltanto un mucchio di cenere e lo scheletro che dava forma agli stracci.
Tra le prime reazioni, quella dello scrittore Maurizio De Giovanni, che scrive: “Esseri inutili, infami dannati delinquenti, palla al piede di una città che cerca con tutte le forze di essere la capitale che è. Spero con tutto il cuore che esistano telecamere di sorveglianza, che vi prendano e che vi sbattano in galera. E che nessuno abbia niente da dire”.
“È una brutta pagina per Napoli”, scrive il giornalista Arnaldo Capezzuto. “Ricordo la ’Montagna di sale’ di Mimmo Paladino collocata in piazza del Plebiscito agli inizi degli anni Novanta fu adottata dagli scugnizzi dei Quartieri spagnoli. Con i bicchierini prelevavano il sale e lo portavano a casa per condire il cibo. Esempio di opera d’arte contemporanea che diviene alimento di popolo. Così non è stato per la Venere degli stracci. Quei resti fumanti, a loro insaputa diventano opera decadente, ancora di più ci fanno riflettere”.
Napoli, in fiamme la Venere degli stracci di Pistoletto. Completamente distrutta |