Il Ministero dello Sviluppo Economico ha approvato un progetto, presentato dalle società NetCom Group, SA Lombardia e SA Documents in collaborazione con l’Università Federico II di Napoli, per un piano di digitalizzazione dei manoscritti della Biblioteca dei Girolamini di Napoli: si tratta di un progetto, intitolato “MAGIC”, da oltre 15 milioni di euro supportato dal MISE con 6 milioni di euro, 2,2 dei quali andranno alla Federico II che è partner scientifico del progetto, e in particolare al Dipartimento di Studi Umanistici e al Dipartimento di Fisica.
Con queste risorse saranno digitalizzati cinquemila manoscritti antichi. L’Università, già attiva ai Girolamini con il suo corso di alta formazione in Storia e filologia del manoscritto e del libro antico, garantirà le competenze per la catalogazione e la creazione delle informazioni di indicizzazione e ricerca, il Dipartimento di Fisica metterà a disposizione le competenze tecnologiche, in collaborazione con i partner aziendali, anch’essi impegnati sul fronte della tecnologia. Le operazioni saranno svolte sul posto, attraverso l’utilizzo di appositi scanner per libri antichi. Ci saranno poi dieci tra borse e assegni di ricerca sui temi del progetto.
MAGIC, che è dedicato alla memoria del professor Alberto Varvaro, è diretto dal professor Guido Russo, si avvale di un comitato scientifico composto da Guido Trombetti, Andrea Mazzucchi e Pasqualino Maddalena, e porterà anche alla creazione di un centro servizi per la valorizzazione della Biblioteca. Si tratterà, inoltre, anche di un modo per far brillare ulteriormente il nome di Napoli come città in cui si avviano ricerche innovative.
“Con il progetto MAGIC”, fa sapere Domenico Lanzo, presidente e ad di NetCom Group, “la nostra azienda punta a confermarsi come gruppo industriale di riferimento a livello nazionale nel panorama della valorizzazione dei Beni Culturali mediante l’utilizzo delle più moderne tecnologie ICT. Ed è per noi un grande vanto aver fatto parte di questa iniziativa insieme ad una Università prestigiosa com’è la Federico II di Napoli”.
Napoli, alla Biblioteca dei Girolamini un piano di digitalizzazione da 15 milioni di euro |