Vittorio Sgarbi ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Urbino per evitare che la Muta di Raffaello, ora conservata alla Galleria Nazionale delle Marche di Urbino, venga trasferita nell’aula bunker di Palermo in occasione della commemorazione della strage di Capaci. Il prestito intendeva essere un contributo del museo alla lotta contro la mafia.
Secondo il critico d’arte, si trattava di “un’idiozia della retorica” e inoltre il trasferimento dell’opera avrebbe potuto “recare pregiudizio alla conservazione e alla fruizione pubblica del dipinto”.
Sgarbi ha attaccato anche i due storici dell’arte del Comitato Scientifico che hanno approvato il prestito e l’idea del direttore della Galleria Nazionale delle Marche Peter Aufreiter di installare al posto del dipinto uno schermo per poter vedere in diretta streaming la Muta di Raffaello a Palermo.
Aufreiter ha reagito all’esposto di Sgarbi con una risata e ha affermato:"Nel parere del Comitato da me presieduto, figuravano una serie di indicazioni relative all’assicurazione, al trasporto, alla partecipazione diretta della Galleria Nazionale al progetto di esposizione, che non sono state garantite, e il prestito non si farà".
La Muta di Raffaello rimarrà quindi al suo solito posto alla Galleria Nazionale delle Marche di Urbino.
Fonte: ANSA - Corriere del Mezzogiorno - La Sicilia
Immagine: Raffaello, La Muta (1507; olio su tavola, 64 x 48 cm; Urbino, Galleria Nazionale delle Marche)
La Muta di Raffaello rimane a Urbino |