Museo con figuranti vestiti da soldati nazisti, arrivano le scuse di Zaia


Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, si scusa pubblicamente con quanti si sono sentiti urtati dal suo post in cui promuoveva il bunker-museo di Recoaro Terme, dove ci sono figuranti vestiti da soldati della Wehrmacht.

Dopo le polemiche sono arrivate le scuse del presidente della Regione Veneto, Luca Zaia. Ha infatti destato molto clamore il suo post su Facebook in cui il governatore promuoveva il riallestimento del Grande Bunker Comando di Recoaro Terme: il bunker della seconda guerra mondiale, sede del comando del feldmaresciallo Albert Kesselring, da quest’estate ospita infatti un’esperienza immersiva dove compaiono anche figuranti vestiti da soldati della Wehrmacht che accompagnano il pubblico.

L’iniziativa non è stata gradita da tanti che si sono sentiti offesi dal fatto che esista un luogo in cui vengano fatte rievocazioni con guide in uniforme da soldati dell’esercito della Germania nazista. E Luca Zaia ha dunque sentito il dovere di scusarsi, facendo una premessa: “Tutte le attività sui profili social riguardanti la promozione del territorio (turismo, sagre, fiere, mercati, arte, cultura, località di pregio, ambiti naturalistici, mostre, musei, ecc, ecc)”, ha scritto la Regione Veneto in una nota, “sono svolte in assoluta autonomia da una apposita struttura”. L’iniziativa del museo di Recoaro, spiega il comunicato di Palazzo Balbi, “era stata segnalata dall’Associazione Terme di Recoaro alla competente Direzione della Regione la quale, a sua volta, l’aveva trasmessa alla struttura che segue i profili social; il Presidente della Regione non ha alcuna visibilità né (ovviamente) esercita e può esercitare un diretto e costante controllo su queste materie, bensì si occupa in prima persona unicamente dei contenuti relativi ai post inerenti le attività amministrative, politiche, sanitarie, anche sulla base dei comunicati ufficiali diffusi dall’Ufficio Stampa”.

Così, “la Presidenza”, conclude la nota, “si scusa, a nome della struttura responsabile, con tutte le parti che si siano sentite in qualche modo ferite da questo post, il cui intento non era certo quello di offendere sensibilità e memorie. Onde evitare ulteriori disagi, è stato dato ordine di cancellare il post”. Il post infatti non compare più nella bacheca del presidente. Basterà questo gesto a sopire la polemica?

Nell’immagine, il Grande Bunker Comando. Foto Roberto Rizzotto

Museo con figuranti vestiti da soldati nazisti, arrivano le scuse di Zaia
Museo con figuranti vestiti da soldati nazisti, arrivano le scuse di Zaia


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