In Francia i musei sono chiusi ininterrottamente da quasi sei mesi: a oggi sono 176 i giorni di chiusura continua, ma supereranno a breve i 200 perché non sono previste riaperture prima di metà maggio (e anche quest’ultimo termine comunque è in forse). Così, cinque importanti soggetti che riuniscono molti musei francesi, ovvero il Comitato Nazionale dell’International Council of Museums (ICOM), la Fédération des écomusées et musées de société, la CIPAC – Fédération des professionnels de l’art contemporain, l’Amcsti - réseau national des professionnels des cultures scientifique, technique et industrielle e la rete Plein Sud hanno scritto una lettera al presidente della repubblica, Emmanuel Macron, per chiedere riaperture.
“Monsieur le Président”, si legge nel testo, “i membri delle nostre organizzazioni e delle nostre reti, che rappresentano una gran varietà di musei e spazi espositivi in Francia, sono inquieti. Inquieti per la situazione legata alla pandemia, ma inquieti anche per l’assenza, da molte settimane, di informazioni e di dialogo sul calendario delle riaperture dei nostri istituti culturali. Da un anno, i luoghi che rappresentiamo hanno dato prova della loro volontà di adattarsi instancabilmente a tutte le misure sanitarie e della loro disponibilità ad accogliere i loro pubblici, i loro staff e gli artisti, nel più stretto e scrupoloso rispetto dei protocolli e delle misure anti-contagio. Due mesi fa era stato annunciato che i musei e gli spazi espositivi, chiusi dal 30 ottobre, sarebbero stati “i primi convocati sulle riaperture”, non appena sarebbe stata accertata una discesa del Covid”.
“Cosa ne è stato di quella promessa di riapertura anticipata? Nonostante fossimo i primi nella lista delle riaperture”, concludono i musei, “adesso apprendiamo dalla stampa che questa agenda è stata di nuovo messa in discussione. Nell’estate del 2020 eravamo stati i primi a riaprire senza che alcun focolaio si verificasse. Eravamo preparati. Il pubblico, entusiasta e rassicurato, ha risposto presente. E ora di nuovo siamo pronti per riaprire a metà maggio. Vi chiediamo dunque con insistenza l’autorizzazione di aprire le porte dei nostri spazi in modo da dare di nuovo all’arte e alla cultura tutto il posto che devono avere nella società”.
Al momento però non si sa di preciso se e quando i musei francesi, provati da sei mesi di chiusure ininterrotte, potranno tornare a riaprire le porte e dalle autorità non trapelano commenti o notizie.
I musei francesi, chiusi da sei mesi, scrivono una lettera a Macron: “fateci riaprire” |