Stamani, alla Reggia di Caserta, è morto un cavallo utilizzato per il trasporto dei calessi destinati ai turisti. L’animale è deceduto mentre svolgeva il suo servizio: secondo alcuni turisti che si trovavano nel sito al momento dell’accaduto, il cavallo è stramazzato al suolo all’improvviso, probabilmente a causa del caldo intenso e della fatica.
La direzione del museo si è limitata a diramare, nel pomeriggio, una nota: “questa mattina”, si legge nel comunicato, “uno dei cavalli del servizio carrozze ippotrainate, gestito in concessione dalla società Tnt, è deceduto. Gli organi competenti stanno effettuando in queste ore tutte le verifiche che il caso richiede. La Direzione della Reggia di Caserta esprime profondo dispiacere per l’accaduto”.
Intanto è profonda l’indignazione, non soltanto tra gli utenti dei social che condannano l’episodio. Tra i primi a esprimersi sull’accaduto, il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, che parla di un “episodio terribile”. “È da tempo”, ha dichiarato Borrelli, “che denunciamo questo sfruttamento dei cavalli, che ovviamente non avviene soltanto all’interno della Reggia di Caserta. È un modo barbaro e vergognoso di utilizzare gli animali. Viviamo in un’era altamente tecnologica e pensare di utilizzare questi poveri animali per il trasporto umano, invece che mezzi moderni ad impatto zero, è qualcosa di anacronistico, surreale ed egoistico. Se noi esseri umani in questo periodo soffriamo molto il caldo figuriamoci che cosa possano provare dei cavalli costretti a trainare carrozze cariche di persone sotto al sole cocente. Denunceremo il gestore della carrozza che ha messo in pericolo la vita di questo animale. Noi chiediamo alle polizie municipali che li dove vige l’ordinanza che vieta la circolazione dei cavalli sopra certe temperature e nelle ore più calde della giornata come a Napoli di farla rispettare mentre dove ancora non è stata prevista bisogna provvedere a metterla, valida sia per le strade che per i parchi ed i monumenti storici. Vigileremo con i nostri volontari per impedire che questi poveri animali vengano fatti circolare in condizioni climatiche critiche”.
Parole di condanna anche dall’Ente Nazionale Protezione Animali (ENPA): “Ancora una morte senza senso per business, per il gusto di far divertire i turisti e magari scattare un selfie”, si legge in una nota del vicepresidente nazionale dell’ente, Massimo Pigoni. “È morto questa mattina un cavallo che trainava una botticella destinata ai turisti nella Reggia di Caserta, probabilmente a causa del caldo torrido. L’Ente Nazionale Protezione Animali, da sempre impegnato per contrastare questo insensato mercimonio perpetrato ai danni di cavalli resi schiavi, farà tutto il necessario attraverso il suo studio legale perchè i colpevoli di questo scempio paghino per le loro azioni. È assurdo che al giorno d’oggi ancora si utilizzino gli animali per queste finalità, attività non più accettabili anche alla luce delle ormai accreditate conoscenze scientifiche ed etologiche, che dimostrano senza ombra di dubbio che gli animali soffrono e patiscono esattamente come noi. L’Enpa combatterà questa battaglia di civiltà con tutti i mezzi a disposizione. In un Paese civile le botticelle dovrebbero scomparire immediatamente e per sempre”.
Sulla stessa linea anche l’onorevole Michela Vittoria Brambilla di Forza Italia, che in qualità di presidente della Lega italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente è molto attiva sul fronte dei diritti degli animali: “Di quante tragedie come quella accaduta oggi a Caserta”, si domanda Brambilla, “c’è ancora bisogno perché governo e maggioranza si decidano finalmente, come scrivo da anni nelle mie proposte di legge, a vietare i servizi di trasporto di piazza e di trasporto pubblico non di linea a trazione animale?”. E aggiunge: “È semplicemente assurdo, e inammissibile, che all’alba del XXI secolo ancora si utilizzino i cavalli per scarrozzare i turisti, e per di più che non si tenga conto neppure del clima torrido delle giornate di piena estate. Né al governo, né alla maggioranza, né ai sindaci, a cominciare da quello di Roma, importa nulla se i cavalli continuano a soffrire sulle strade e sugli acciottolati dei nostri centri storici e, come si vede, anche nei parchi. È una vergogna nazionale, e chi dovrebbe agire sta a guardare”.
Anche l’associazione Mi Riconosci? Sono un professionista dei beni culturali è intervenuta sul tema: “Che ciò sia accaduto proprio nel parco della Reggia”, scrivono gli attivisti, “fa ancora più male. Sì, perchè gli istituti culturali hanno, devono avere, un ruolo sociale, dedicandosi all’impegno civile e alla crescita della società che li circonda. La Direzione della Reggia non perda altro tempo e compia un gesto necessario: vieti immediatamente, nel territorio di sua competenza, tali pratiche che non hanno più alcuna ragion d’essere”.
Reggia di Caserta, muore un cavallo del trasporto calessi: “episodio terribile” |