Questo splendido angolo di Sicilia non diventerà una discarica: la soprintendenza pone il vincolo


Il Comitato che si batteva contro la realizzazione di una discarica nelle campagne di Muglia, in Sicilia, nel territorio comunale di Centuripe, ha vinto la sua battaglia: la soprintendenza di Enna ha posto il vincolo ambientale.

Dopo un anno e mezzo di battaglie, è arrivata alla conclusione la vicenda del progetto per una discarica nelle campagne di Muglia, in Sicilia, nel territorio comunale di Centuripe (poco più di cinquemila abitanti, in provincia di Enna). Nelle scorse ore, infatti, la Soprintendenza ai Beni Culturali e Archeologici di Enna, ha sottoposto l’area a vincolo ambientale (manca solo la ratifica della Regione Siciliana): la discarica, pertanto, non si farà.

La vicenda risale all’ottobre del 2018, quando al Comune di Centuripe era stato depositato un progetto della società Oikos che prevedeva la costruzione di una piattaforma per il compostaggio, la valorizzazione della nettezza urbana, e la richiesta di cambio di destinazione d’uso di circa 300 ettari di terreni a uso agricolo nelle campagne di Muglia (per dare un termine di paragone, è la dimensione di 500 campi da calcio). Secondo il progetto, la discarica avrebbe dovuto gestire e smaltire circa 1000 tonnellate di rifiuti urbani residui al giorno e circa 90mila tonnellate di percolato (ovvero di rifiuti speciali, altamente inquinanti) all’anno.

La Vallata di Muglia oggi è uno dei pochi ambienti rimasti integri e incontaminati della Sicilia. Il fenomeno dello spopolamento delle campagne, avvenuto nel dopoguerra, ha di fatto congelato il paesaggio così come si è evoluto nel corso dei secoli fino agli anni Cinquanta del Novecento. Il mancato rientro nelle campagne e la scarsa antropizzazione hanno poi impedito la costruzione di abitazioni moderne, nella valle, dove è completamente assente la presenza di recenti costruzioni, e tutte le abitazioni sono, di fatto, testimonianze importanti della civiltà contadina siciliana. Le strutture in pietra presenti nell’area di Muglia, oltre ad essere testimoni della storia del mondo agreste siciliano, sorgono su colline argillose che, visivamente, richiamano paesaggi celeberrimi come quelli delle Crete Senesi o della Val D’Orcia.

 

Le campagne di Muglia
Le campagne di Muglia



Le campagne di Muglia
Le campagne di Muglia



Le campagne di Muglia
Le campagne di Muglia



Le campagne di Muglia
Le campagne di Muglia

La possibilità che questo splendido angolo di Sicilia venga deturpato da una discarica porta quindi i cittadini a riunirsi in un comitato, il Comitato No Discarica, il 1° novembre del 2018, capace di raggiungere mille e settecento adesioni nel giro di pochi giorni e di organizzare un’importante manifestazione a Centuripe per il 18 dello stesso mese. La manifestazione ha successo e il comitato riesce a destare attenzione anche a livello nazionale.

Si allarga, dunque, il fronte del “no”, che raccoglie associazioni del territorio, archeologi, ingegneri ambientali e liberi cittadini: tutti partecipano (con sedici interventi) al consiglio comunale del 22 novembre per ribadire le ragioni della contrarietà al progetto. Alla fine del consiglio, la maggioranza annuncia che alla società Oikos non verrà concesso il cambio di destinazione d’uso. La vicenda prosegue a gennaio 2019: il 31, termina la petizione popolare contro la discarica (con la quale i cittadini chiedono anche l’apposizione del vincolo paesaggistico da parte della soprintendenza), che riesce a raccogliere 2.151 firme di centuripini aventi diritto di voto (su una popolazione totale di 5.265 abitanti). Il testo della petizione, rivolta al sindaco di Centuripe e al presidente del consiglio comunale, chiede di dar corso a tutte le iniziative necessarie ad impedire la realizzazione della discarica nell’area di Muglia e di sostenere la richiesta di apposizione di vincolo storico, archeologico e paesaggistico con atti da inoltrare all’Assessorato Regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana e alla Soprintendenza di Enna.

Inoltre, il Comitato fa partire anche una petizione su Change.org che in pochi giorni raccoglie 2.600 adesioni, e stila un Manifesto Nazionale per chiedere il vincolo su Muglia, ottenendo l’adesione di importanti personalità della cultura italiana (tra gli altri: Antonio Paolucci, Mina Gregori, Antonio Natali). “Gli intellettuali, che in Sicilia hanno sempre avuto un peso determinante”, dichiara Paolucci in un’intervista pubblicata il 7 marzo 2019 sul quotidiano La Sicilia, “diventano più che mai necessari per un caso come questo di Muglia”. E in effetti le pressioni arrivano in regione: il 9 marzo, il compianto assessore ai beni culturali Sebastiano Tusa (che purtroppo morirà il giorno dopo in missione in Etiopia, nell’incidente del volo Ethiopian Airlines 302) pubblica sul sito della Regione una dichiarazione in cui precisa “che non vi è in programmazione la realizzazione di alcuna discarica in contrada Muglia in territorio di Centuripe”.

Tuttavia, nel frattempo, la Soprintendenza di Enna, dopo aver ricevuto la richiesta di cambio di destinazione d’uso dei terreni (da agricolo a industriale), incarica un’archeologa di effettuare un’indagine superficiale nell’area interessata al progetto. Dall’indagine emerge che buona parte del territorio interessato è ad “alto o altissimo rischio archeologico” ed esprime parere contrario alla proposta di variere la destinazione d’uso dell’area di Muglia, respingendo di fatto la richiesta della Oikos. La società però decide di far ricorso al Tar, chiedendo l’annullamento del provvedimento della soprintendenza dal momento che il parere riguardava un’area che allora non era interessata da vincoli (“il parere”, dichiaravano i ricorrenti, “potrebbe essere negativo tutte le volte che, non già la posizione di territorio direttamente interessata dall’intervento assurgerebbe a valore paesaggistico meritevole di tutela, ma ogni qualvolta una diversa porzione di territorio, distante ad una misura indefinita da quella che deve ospitare le opere, potrebbe presentare un qualche interesse paesaggistico. Cosicché il valore paesaggistico di una porzione di territorio si trasmetterebbe per una distanza indefinita ad altre parti del territorio che nessun pregio intrinseco posseggono”).

 

Le campagne di Muglia
Le campagne di Muglia



Le campagne di Muglia
Le campagne di Muglia



Le campagne di Muglia
Le campagne di Muglia



Le campagne di Muglia
Le campagne di Muglia

Si complica pertanto la strada verso il vincolo, ma il Comitato rilancia la propria azione e l’8 luglio del 2019 si tiene a Centuripe una lectio magistralis dell’ex direttore degli Uffizi, Antonio Natali, sul tema dell’importanza dei vincoli nelle aree di pregio. Intanto, grazie al supporto di alcuni consiglieri comunali attivi nel comitato, il Comune di Centuripe, con la delibera del Consiglio comunale n. 18 del 5 giugno del 2019, approva la proposta per “l’istituzione della commissione consiliare d’inchiesta sulla richiesta di variante” e con la successiva delibera consiliare n. 37 del 4 novemnre 2019, approva la relazione della commissione d’indagine, unitamente alla mozione che intende impegnare ancora una volta il consiglio comunale, il sindaco e giunta comunale di dichiararsi contrari alla proposta di variante, e assumere la richiesta di apposizione del vincolo archeologico, etnoantropologico, paesaggistico, e quindi impegnare il sindaco e la giunta comunale a porre in essere gli atti idonei per promuovere questa richiesta richiesta. Infine, la mozione impegna sindaco e giunta comunale a porre in essere gli atti idonei per la costituzione del Comune di Centuripe nel giudizio instaurato dinanzi al Tar dalla Oikos. A oggi, tuttavia, il consiglio comunale non ha votato contro il cambio di destinazione d’uso e il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, nonostante svariati appelli, non ha mai concesso un incontro ai comitati e alle associazioni di Centuripe.

Si arriva alla fine a maggio 2020, quando il Comitato viene raggiunto (proprio ieri) dalla notizia dell’apposizione del vincolo, che soddisfa quanti in questo anno e mezzo hanno lottato per salvare questo brano di entroterra siciliano, chiedendo un progresso economico capace di salvaguardare l’ambiente e la storia. Nel frattempo, è notizia di pochi giorni fa la candidatura di Muglia ai Luoghi del Cuore FAI: “ci auguriamo che le persone ci aiutino a salvare questo luogo con il loro voto”, affermano gli attivisti del Comitato No Discarica. Sarebbe “un gesto semplice che ci permetterebbe non solo di far conoscere meglio questo angolo meraviglioso della Sicilia ma anche, in caso di vincita, di realizzare un centro di educazione ambientale e storica nella vallata che sarà gestito dalle Associazioni di Centuripe già impegnate sul territorio”. Al momento Muglia è tra i primi 80 luoghi del Cuore: per votare, basta recarsi sul sito del FAI. Così, se Muglia dovesse risultare tra i vincitori, si concretizzerebbe il sogno di valorizzare da un punto di vista ambientale e culturale una zona che, altrimenti, sarebbe stata trasformata in una discarica.


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