Diciotto opere del Museo Poldi Pezzoli di Milano saranno esposte alla Stazione di Milano Centrale. Non stiamo però parlando degli originali, bensì delle loro versioni digitali, che saranno proiettate sui nuovi maxischermi ad alta definizione che compongono il “Mosaico”, il nuovo impianto pubblicitario di Grandi Stazioni Retail inaugurato la scorsa settimana e installato nella Galleria dei Mosaici, all’interno della Stazione. Le diciotto riproduzioni digitali vanno a costruire una ‘mostra’ intitolata Sguardi dal Poldi, promossa da Grandi Stazioni Retail e dal Museo Poldi Pezzoli, che sarà visitabile nella stazione di Milano Centrale da sabato 20 maggio.
Ognuno dei 18 schermi che compongono il Mosaico proietta tre opere a rotazione, partendo da un dettaglio, come a richiamare l’abitudine comune di ingrandire le foto sui nostri smartphone per esplorarne i particolari. Attraverso un effetto scenografico le opere vengono poi mostrate nella loro interezza, offrendo alle persone la possibilità di ammirarne il completo splendore. Per il Museo Poldi Pezzoli si tratta di una esperienza phygityal che intende aprire nuovi scenari e possibilità per la promozione del patrimonio artistico.
Le opere esposte vogliono inoltre dialogare con il patrimonio artistico della Galleria, distinto dai dettagli decorativi di Giovanni Chini e, a terra, dai mosaici alla veneziana, sormontati dalle ceramiche maiolicate di Basilio Cascella: questa l’intenzione del Museo, per il quale le opere, si legge in una nota “costituiranno un nuovo elemento di intrattenimento e di scoperta per i visitatori, instaurando un rapporto di reciproco sguardo: come suggerisce il titolo della mostra, infatti, i quadri scelti sono ritratti che, grazie all’alta definizione degli schermi sembreranno guardare chi li osserva, tra un’attesa del treno e un momento di riposo”.
La ‘mostra’ sarà visibile ai visitatori per un mese, fino al 20 giugno, e sarà trasmessa nei giorni feriali all’inizio di ogni ora (dalle 9 alle 18) per tre minuti. Nel week end, invece, la mostra sarà visibile nei maxischermi per 30 minuti alle ore 11:00.
Tra questi, ci saranno il Ritratto di giovane dama di Piero Pollaiolo, opera simbolo del Museo; l’Orologio da tasca, tipico “lover’s eye” (occhio dell’innamorato) concepito come pegno d’amore tra due amanti clandestini; la Cista di Gio Ponti, opera protagonista della mostra che il Poldi Pezzoli dedicherà il prossimo autunno alle porcellane della Manifattura Ginori; il Cavaliere in nero, uno dei più belli esempi della ritrattistica a figura intera e della moda maschile del Cinquecento; e, infine, la Madonna del Libro di Sandro Botticelli, celebre opera impreziosita dai dettagli realizzati con polvere di lapislazzuli, dove lo sguardo tra la madre e il bambino si fa carico di significati.
Le opere esposte: Francesco Hayez, Autoritratto in un gruppo di amici (1825-1830); Armatura Colleoni (1600-1610 circa); Sandro Botticelli, Madonna del Libro (1480-1481); Tappeto di Caccia “Tabriz” (1542-1543); Giuseppe e Pompeo Bertini, Il trionfo di Dante (1851 circa); Vincenzo Foppa, Ritratto di Giovanni Francesco Brivio (1515-1516); Carlo Ginori, Laocoonte (1735-1750); Giovanni Battista Moroni, Il Cavaliere in nero (1567); Andrea Previtali detto Cordeliaghi, Ritratto d’uomo - Memento mori (1502 circa); Moricand & Degrange, Orologio da tasca (1830); Piero del Pollaiolo, Ritratto di giovane dama (1470-1472); Gio Ponti, Cista (1927, Manifattura Richard Ginori); Sofonisba Anguissola, Autoritratto (1558 circa); Vaso con coperchio (1715, dono della famiglia Zerilli Marimò, manifattura di Meissen); Vittore Ghislandi detto Fra’ Galgario (Ritratto di cavaliere dell’Ordine Costantiniano, 1740 circa); Capoletto con San Cristoforo e il bambino (XVIII secolo); Lucas Cranach il Vecchio (bottega), Ritratto di Martin Lutero (1529 circa); Sala Nera, con Lorenzo Bartolini, La Fiducia in Dio (1836).
Le opere del Poldi Pezzoli esposte alla Stazione Centrale di Milano. In formato digitale |