Una moneta d'oro bizantina del X secolo... trovata in Norvegia!

Il ritrovamento che non ti aspetti: una moneta d’oro bizantina... nell’entroterra norvegese! È accaduto nelle montagne attorno alla municipalità di Vestre Slidre, un insieme di borghi e villaggi, duemila abitanti in tutto, che si trovano un centinaio di chilometri a nord della capitale Oslo, nella contea di Innlandet. Si tratta di un histamenon, solido d’oro coniato nell’Impero bizantino a partire dal 960 e fino alle soglie del XII secolo.

Su di un lato si vede la raffigurazione di Cristo che tiene in mano la Bibbia, mentre sull’altro ci sono gli imperatori bizantini Basilio II (a sinistra) e Costantino VIII (a destra), che per un certo periodo governarono assieme (erano fratelli). L’immagine dei due imperatori consente di datare la moneta tra il 977 e il 1025. La moneta presenta anche due iscrizioni, una in latino che dice: “Gesù Cristo, Re di coloro che regnano”, e una in greco che dice: “Basilio e Costantino, imperatori dei Romani”.

La moneta è stata trovata da un appassionato di metal detector che stava facendo un escursione nelle montagne di Vestre Slidre, e appare ottimamente conservata nonostante abbia più di mille anni. Non è dato sapere come possa essere finita da Costantinopoli a questa zona al centro della Norvegia. Secondo una nota della contea di Innlandet, l’arrivo di questa moneta in Norvegia potrebbe essere legata alla storia del re Harald III di Norvegia, che in giovane età, attorno al 1033, esiliato a seguito di una rivolta, si trasferì a Costantinopoli assieme a un manipolo di 500 uomini e servì nell’esercito bizantino, partecipando a diverse campagne in Asia minore e nel Mediterraneo (partecipò anche alla spedizione bizantina in Sicilia del 1038). Sarebbe tornato in Norvegia solo nel 1046, diventando re l’anno dopo. Durante gli anni al servizio degli imperatori bizantini, Harald accumulò grandi ricchezze, ed è probabile che la moneta sia in qualche modo a lui legata, finita in Norvegia assieme ad altri tesori poi dispersi.

Le saghe raccontano infatti che Harald e i suoi uomini fossero ricchissimi quando finalmente tornarono a casa in Norvegia nel 1046, con le loro navi cariche di oro e altri oggetti di valore. Eppure tutto ciò ancora non spiega come abbia fatto la moneta ad arrivare in questa zona remota. Sappiamo però che Valdres Slidre faceva parte della diocesi di Bjørgvin fino al 1125: una delle vie più antiche che attraversavano la diocesi si chiamava Bispevegen (“Strada del vescovo”) e passava da queste parti, dunque non è impossibile che la moneta sia stata persa da uno dei sacerdoti durante i suoi viaggi. Inoltre, le antiche vie di trasporto, le vie del sale, si basavano sul commercio del sale dalla Norvegia occidentale, quindi è anche possibile che la moneta sia stata utilizzata nell’ambito di qualche transazione commerciale, per pagare il sale e le aringhe che provenivano dall’ovest del paese, oppure il ferro, il pellame di renna e le corna che erano invece prodotti tipici delle regioni orientali.

Ad ogni modo, nel 2024, quando il meteo lo consentirà, gli archeologi studieranno il sito del ritrovamento alla ricerca di maggiori informazioni. Al momento, fa sapere la contea di Innlandet, sul sito non è possibile dire altro se non che si tratta di una spiaggia (il territorio di Vestre Slidre è infatti ricco di fiumi e fiordi dove non è raro imbattersi in piccole spiagge).

Una moneta d'oro bizantina del X secolo... trovata in Norvegia!