La Via Appia Antica potrebbe diventare Patrimonio Mondiale dell’Unesco: il Ministero della Cultura ha avviato l’iter di candidatura nel percorso integrale da Roma a Brindisi e comprensivo della variante traianea. Le ben conservate testimonianze infrastrutturali, archeologiche architettoniche, funerarie e civili della via Appia rappresentano infatti un patrimonio culturale di straordinaria importanza.
“La via Appia”, ha dichiarato il ministro Franceschini, "è un itinerario da valorizzare e da porre al centro del turismo lento per rafforzare l’offerta di nuovi attrattori come i cammini e i percorsi sostenibili, fondamentali per lo sviluppo in chiave culturale delle aree interne, ma anche per la tutela del nostro patrimonio. La Regina Viarum unisce territori ricchi di uno straordinario patrimonio culturale, archeologico e paesaggistico e ha le caratteristiche per divenire uno dei più grandi cammini europei".
L’antico asse viario fu il primo concepito come “via publica” ed è considerato il prototipo dell’intero sistema viario romano con i suoi 120.000 chilometri di lunghezza.
La candidatura vede il coinvolgimento di molti uffici centrali e periferici del MiC: 74 comuni, 15 parchi, 12 città, 4 regioni, 25 università uniti per tutelare, valorizzare e promuovere il sito “Via Appia. Regina Viarum”. Obiettivo è ora quello di proporre l’iscrizione come “sito seriale”, tipologia prevista dall’Unesco nelle Linee guida operative della Convenzione per la protezione del Patrimonio culturale e naturale del 1972.
Dopo specifici sopralluoghi sul campo, con il supporto di tutti gli Uffici del Ministero competenti per i diversi territori, sono stati individuati e perimetrati i tratti dell’antica strada, con le varianti e le diramazioni, che saranno presentati come componenti del sito che si vuole iscrivere in quanto ritenuti maggiormente rappresentativi dell’Eccezionale Valore Universale del bene e rispondenti ai requisiti definiti dall’Unesco.
MiC, avviato l'iter di candidatura Unesco della Via Appia Antica. “È un itinerario da valorizzare” |