L’arredo urbano è importante, e se è armoniosamente legato al contesto rendendolo peculiare ne diventa elemento iconico insieme all’ambiente. Tuttavia, le palme e i banani messi in Piazza Duomo a Milano non hanno avuto gran fortuna visto che dopo sette anni dalla piantumazione, e dalle relative polemiche per una pianta esotica messa nella principale piazza del capoluogo lombardo, sono stati tutti levati: i banani e due palme sono stati abbattuti in quanto preda di parassiti infestanti che ne impedivano il recupero. Le palme sopravvissute, invece, sono state sollevate dal terreno e verranno poste in profilassi in aree verdi del Comune in attesa di essere piantumate nuovamente a novembre in altre zone.
La messa a dimora delle piante esotiche nel 2017 era stata sponsorizzata da Starbucks, la catena americana delle colazioni, mentre adesso la rigenerazione verde delle aiuole davanti alla Madonnina sarà a cura di Ermenegildo Zegna, il marchio di moda, dai cui uffici assicurano che le nuove aiuole saranno pronte per il Salone del Mobile con piante e arbusti delle Alpi biellesi, più affini al clima (anche se le palme non venivano dall’Africa ma erano una particolare specie della Cina, resistente anche a temperature sotto lo zero): quattro boschetti sempreverdi e frondosi di canfore a cespuglio di diverse età dove a rotazione saranno fatti crescere rododendri dall’autunno alla tarda primavera e successivamente piante di filadelfo. Sono piante scelte per la loro capacità di creare un habitat favorevole alla presenza di farfalle e insetti impollinatori. Il nuovo layout della nuova aiuola targata Zegna si ispira a un dipinto di Dino Buzzati (Piazza del Duomo di Milano, tela degli anni Cinquanta) che raffigura il Duomo come una montagna delle Dolomiti.
Ogni cosa che avviene nella più importante piazza milanese è un elemento di dibattito e polemica, ogni modifica alla piazza deve passare dalla soprintendenza, e l’area verde è parte integrante di questo contesto dell’identità meneghina. Quindi impossibile non considerarla un ornamento casuale ma anzi sempre più è stata terreno su cui giocare soluzioni arboree come fossero l’installazione di un’opera d’arte. E come un’opera d’arte che manda messaggi certo le palme e i banani in piazza a Milano lanciavano un messaggio sul cambiamento climatico e il surriscaldamento del globo, e ora, in un momento in cui Milano viene additata come una delle città più inquinate d’Italia, l’angolo di montagna può richiamare l’esigenza di aria pulita e fresca come in montagna. Piante autoctone, delle zone alpine e subalpine e una grande biodiversità, il Gruppo Zegna ha lavorato con un gruppo di esperti botanici e paesaggisti per portare a Milano nel rispetto della biodiversità alcuni degli elementi caratteristici della vegetazione di “Oasi Zegna” , a Bielmonte, in provincia di Biella, modello di consapevolezza sociale e ambientale creata a partire dalla fine degli anni Venti.
L'autore di questo articolo: Andrea Laratta
Giornalista. Amante della politica (militante), si interessa dei fenomeni generati dal turismo, dell’arte e della poesia. “Tutta la vita è teatro”.