Partiranno ai primi di dicembre i lavori che, a Milano, porteranno alla realizzazione del progetto Amphitheatrum Naturae, voluto dalla Soprintendenza del capoluogo lombardo (l’idea è della soprintendente Antonella Ranaldi) e presentato nel settembre 2017. Il progetto farà rivivere l’area archeologica della città riportando in vita l’antico anfiteatro milanese: Milano tornerà dunque a vedere il suo “Colosseo”, ma si tratterà di un Colosseo... verde. L’impianto dell’antica struttura romana sarà infatti ricreato soltanto con alberi e piante: si tratterà di un giardino ellittico di circa 22.400 metri quadri, che ricalcherà in maniera fedele la pianta dell’anfiteatro di Mediolanum, distrutto nel sesto secolo dai Goti che invasero la città. La centralissima area interessata dai lavori di “archeologia verde” è quella del Parco dell’Anfiteatro Romano (aperto nel 2004), appena dietro alle colonne di San Lorenzo.
Dell’anfiteatro antico sopravvivono oggi solo alcuni resti, visibili nel Parco. Si trattava di una struttura di imponenti dimensioni: con un impianto ellittico di 155 metri per 125, era il terzo anfiteatro più grande di tutto l’impero, dopo il Colosseo e l’anfiteatro di Capua. Fu costruito tra il II e il III secolo: fu usato per circa un secolo, quindi venne abbandonato e utilizzato come cava (i blocchi di pietra coi quali l’anfiteatro fu costruito vennero in parte impiegati per la costruzione della vicina basilica di San Lorenzo), quindi definitivamente abbattuto durante l’invasione dei Goti.
L’area, di proprietà del Comune, è stata concessa in comodato gratuito alla Soprintendenza, che si occuperà di seguire i lavori di realizzazione dell’anfiteatro green. Probabilmente questi ultimi termineranno già nel 2019. Come riporta oggi il Corriere di Milano, la prossima settimana comincerà l’opera di pulitura della zona del Parco che dà su via Conca del Naviglio e di quella affacciata su via dell’Arena (sarà previsto anche l’abbattimento di alcuni ruderi). L’area del Parco andrà ad includere i terreni dell’ex Vivaio Riva andando a estendersi sulla superficie di oltre 22mila metri quadri di cui s’è detto (e che peraltro consentirà di collegare il Parco dell’Anfiteatro a quello delle Basiliche: si creerà così una sorta di parco continuo che coprirà una superficie di 100.000 metri quadri). A febbraio inizieranno quindi gli scavi e, sulla base dei risultati, avrà inizio la piantumazione del verde che ricreerà il “Colosseo” milanese. Lo spazio sul quale un tempo insisteva l’arena, ovvero il terreno dove avvenivano gli spettacoli, tornerà ad avere la sua antica funzione: sarà infatti lasciato libero e potrà ospitare spettacoli, esattamente come quasi duemila anni fa. Le piante (bosso, ligustro, mirto e cipresso) sono state scelte sulla base delle descrizioni delle piante che ornavano i giardini del tempo. Saranno disposte su una doppia ellisse di centodue cipressi che ricorderà la cavea dell’anfiteatro. L’operazione sarà sponsorizzata da un finanziamento privato dell’importo di un milione e 250mila euro: la collaborazione pubblico-privato sarà evidenziata con un cartellone pubblicitario in via Edmondo De Amicis.
I modelli cui guarda il nuovo Amphitheatrum Naturae sono alti. “La cura, la custodia e la manutenzione dei siti”, aveva specificato Antonella Ranaldi nella presentazione del progetto, “può dialogare con nuove progettualità, nella simbiosi tra rovine e natura, paesaggistica, romantica, architettonica che trova le sue premesse nel vedutismo, nelle esperienze romane di Giacomo Boni al Foro romano all’inizio dell’Ottocento, di Antonio Munoz al Tempio di Venere e Roma e di Corrado Ricci per le esedree arboree di pini all’inizio della via dei monti e alla via del mare, alle radici della cognizione stessa di parco archeologico esteso dal Campidoglio al Colosseo fino alla via Appia”. Così, il viridarium che si va a realizzare andrà a rivitalizzare “il parco archeologico dell’Anfiteatro romano a Milano, per farne un inedito Amphitheatrum viridans, con elementi arborei della topiaria antica (bosso, mortella e cipressi): un grande giardino ellittico a delineare il sedime e la forma della pianta dell’anfiteatro perduto”.
Il 2019 sarà quindi l’anno in cui Milano rivedrà il Colosseo, seppur in formato... vegetale. Di seguito, alcune immagini del progetto, diffuse dalla Soprintendenza di Milano.
Milano tornerà a vedere il suo Colosseo. Al via i lavori dell'Amphitheatrum Naturae |