Un balzo in avanti per le proteste degli ambientalisti radicali che da settimane prendono di mira i musei di tutto il mondo: questa volta hanno deciso di accanirsi su di un oggetto privo di protezioni. È accaduto alla Fabbrica del Vapore di Milano, dove è in corso la mostra Andy Warhol. La pubblicità della forma, dedicata a Andy Warhol, e dove viene esposta la BMW M1 Gruppo 4, con carrozzeria interpretata dal padre della Pop Art, che partecipò alla 24 Ore di Le Mans nel 1979 classificandosi sesta. Si tratta di un pezzo unico, di proprietà della BMW Art Car Collection, esposto al museo della casa automobilistica di Monaco di Baviera e che finora non era mai stata presentata in una mostra dedicata a Andy Warhol.
Gli attivisti sono entrati con sacchetti di farina nelle tasche, e con un’azione fulminea, come si vede dai video diffusi in rete, le hanno estratte e ne hanno riversato il contenuto sull’auto (otto chilogrammi di farina). Due attiviste si sono poi incollate ai finestrini dell’auto. È stata poi riversata per terra della vernice, ma non si sa se ha raggiunto la carrozzeria della vettura. Durante l’azione e durante la breve colluttazione tra gli attivisti e gli addetti alla sicurezza la macchina è stata anche urtata. Gli attivisti erano entrati pagando il biglietto. Al momento non si conosce l’entità dei danni subiti dall’auto, ma l’organizzazione della mostra ha fatto sapere che il valore dell’opera è di 10 milioni di euro e che gli organizzatori sono in attesa di capire come procedere. Nel frattempo i responsabili del gesto sono stati identificati dagli agenti della Questura di Milano.
L’artista interpretò l’autovettura con colori accesi, rossi e verdi dalle tonalit quasi acide, per suggerire il senso della velocità. La BMW M1 Gruppo 4 fa parte di una serie ideata dal pilota Hervé Poulain negli anni Settanta, che convinse l’allora direttore della sezione sportiva della BMW, Jochen Neerpasch, a far gareggiare la casa monacense alla 24 Ore di Le Mans con auto dipinte dai migliori artisti del momento. La prima, nel 1975, fu l’auto dipinta da Alexander Calder: seguirono poi Frank Stella nel 1976, Roy Lichtenstein nel 1977, Andy Warhol nel 1979, Ernst Fuchs nel 1982, Robert Rauschenberg nel 1986 e altri negli anni a seguire. La tradizione poi è continuata anche in anni recenti (si ricordano per esempio l’auto di Olafur Eliasson nel 2007 e quella di Jeff Koons nel 2010).
Milano, gli ambientalisti imbrattano la BMW di Andy Warhol alla mostra della Fabbrica del Vapore |