Aveva suscitato forti proteste il bando Refocus, la call fotografica lanciata dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo per raccogliere opere di giovani fotografi al lavoro sul tema delle misure restrittive nelle città italiane durante l’epidemia di Covid-19 da coronavirus. Il concorso, infatti, non prevedeva alcun compenso per i vincitori, e questo aveva portato un gruppo di 125 professionisti della cultura (fotografi, artisti, photo editor, professionisti dell’immmagine, curatori, giornalisti) a scrivere una lettera di contestazione contro il Ministero, sottoscritta da importanti associazioni e gallerie del settore.
Il MiBACT, sulla scorta della protesta, adesso ha cambiato idea sul bando (che coinvolge anche la Triennale di Milano e il MUFOCO - Museo di Fotografia Contemporanea di Milano) e ha introdotto alcune novità, prima su tutte il riconoscimento economico di 2.000 euro per ciascuno dei venti autori selezionati, al lordo di IVA e di ritenute fiscali e previdenziali, quale corrispettivo per la cessione dei diritti di utilizzazione delle immagini per la pubblicazione online e/o cartacea. Inoltre, la call è stata prorogata al 10 giugno 2020, e c’è anche la possibilità, per chi avesse già inoltrato il materiale, di integrare o ripresentare una nuova proposta entro i termini previsti.
Nell’integrazione del bando, che è stata pubblicata sul sito ufficiale della Direzione Generale Creatività Contemporanea (DGCC), si precisa che il bando è aperto a fotografi, artisti e ricercatori visivi (maggiorenni e under 40 alla data di scadenza del bando) e che la Commissione di valutazione sarà composta da un rappresentante della DGCC e da un rappresentante della Triennale o del MUFOCO e da tre esperti di chiara fama nell’ambito della cultura contemporanea, scelti congiuntamente con i partner del progetto.
La DGCC vuole inoltre precisare che “il bando mira a sostenere la produzione culturale e l’attività degli artisti, sottolineandone il ruolo fondamentale all’interno della società, e a costituire un archivio visivo legato alla memoria pubblica e collettiva connessa a questo irripetibile momento storico”. A questo fine ci saranno ulteriori iniziative in collaborazione con la Triennale e il MUFOCO, a partire dalla mostra dei lavori selezionati dal bando, che si terrà alla Triennale di Milano nel 2021. La produzione delle opere sarà a carico della DGCC e le modalità di presentazione saranno concordate con gli autori e la direzione scientifica del progetto. Inoltre, una selezione delle opere prodotte, operata d’intesa con i singoli autori, potrà essere acquisita ed entrare a far parte delle collezioni del MUFOCO a conclusione di tutto il progetto.
“La revisione di Refocus”, spiega la DGCC, “si è resa necessaria a seguito dell’attento vaglio delle numerose osservazioni giunte da associazioni e fotografi. L’importante contributo del settore ha fatto da volano e da acceleratore all’evoluzione del progetto, peraltro già prevista dal bando stesso. La DG Creatività Contemporanea, la cui missione istituzionale è volta principalmente alla valorizzazione, alla promozione e al sostegno della creatività contemporanea, considera doveroso l’impegno di ascoltare le sollecitazioni provenienti dal settore nell’ottica di un dialogo aperto e costruttivo, dando di conseguenza una risposta concreta, nel pieno rispetto della professionalità di chi opera in campo delle arti visive e della fotografia e nella consapevolezza della difficile situazione in cui versa il sistema culturale nel suo complesso, ancor più in queste settimane di emergenza sanitaria”.
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Dopo le proteste il MiBACT cambia il contestato bando per fotografi: non più gratis, ma 2.000 euro ciascuno |