In vista della grande manifestazione del 6 ottobre, la più importante che si sarà mai tenuta in Italia sul lavoro nei beni culturali, gli attivisti del movimento Mi riconosci? Sono un professionista dei beni culturali hanno approfittato della domenica gratuita di oggi 2 settembre (forse l’ultimo appuntamento della manifestazione ideata dall’ex ministro Dario Franceschini) per effettuare opera di volantinaggio sulla manifestazione, in modo da informare visitatori, cittadinanza e addetti ai lavori in merito alle importanti questioni che verranno portate in piazza a Roma il prossimo 6 ottobre.
Da Roma a Pompei, da Torino a Taranto, gli attivisti per tutta la giornata di oggi hanno illustrato a tutti i temi della manifestazione. “Abbiamo deciso di unire in una Manifestazione unitaria tutti i lavoratori e i professionisti del settore culturale, in questi anni colpevolmente marginalizzato dalla politica nonostante risulti uno dei pochissimi settori a non conoscere crisi”, spiega Daniela Pietrangelo, educatrice museale precaria e attivista di Mi Riconosci. “Pochi sanno che il settore culturale muove 250 miliardi, il 17% del PIL, in controtendenza rispetto a molti altri, o che ogni euro investito in Cultura ne produce 1,8 in altri settori: per questo è necessario sensibilizzare i colleghi a scendere in piazza, per chiedere alla politica risposte e investimenti. A questa giornata seguiranno tante altre azioni per far conoscere la Manifestazione e le sue ragioni”.
“Nonostante numeri in costante crescita”, spiega invece Flavio Utzeri, studente e attivista, “l’occupazione nel settore culturale non cresce, fatto reso possibile soltanto dal sistematico utilizzo di lavoro nero o gratuito. I diritti e gli stipendi dei lavoratori della Cultura vengono di anno in anno abbattuti, e anche in una realtà considerata virtuosa come il Museo Egizio il lavoro esternalizzato e precario, quando non gratuito, sta diventando la norma: questo accade ancor più spesso nei siti cosiddetti minori, e non è di alcun vantaggio nè per il Patrimonio Culturale, né per i lavoratori, né per la collettività. Per questo è necessaria una mobilitazione”.
All’appuntamento del 6 ottobre manca ancora più di un mese e saranno molte, nel frattempo, le iniziative che continueranno in tutte le città d’Italia in vista dell’evento. Chiunque volesse avere tutte le informazioni, conoscere nel dettaglio le questioni, vedere la lista delle tante sigle che hanno già aderito, può recarsi sul sito www.manifestazionecultura.it.
Per la domenica gratuita volantinaggio in tutta Italia per la grande manifestazione del 6 ottobre |