La scrittrice Melania Mazzucco e la storica dell’arte Giovanna Brambilla sono le vincitrici dell’edizione 2021 del prestigioso Premio Silvia Dell’Orso, che ogni anno premia il miglior progetto di divulgazione storico-artistico. La consegna del premio avverrà a Milano l’8 dicembre, nell’ambito della consueta cerimonia a cura dell’Associazione Culturale Silvia Dell’Orso, organizzatrice del premio intitolato alla memoria della giornalista e saggista Silvia Dell’Orso (Milano, 1956 - 2009), che ha dedicato la sua vita alla divulgazione delle tematiche legate ai beni culturali. Il Premio, alla sua decima e undicesima edizione (che giungono assieme poiché lo scorso anno la consegna è saltata causa Covid), è stato assegnato a Mazzucco per il libro L’architettrice e a Brambilla per il libro Soggetti smarriti. Il museo alla prova del visitatore.
Quest’anno dunque la premiazione sarà doppia e si terrà alle 18:30 dell’8 dicembre a Villa Necchi Campiglio (Via Mozart, 14, Milano, ingresso libero). Il Comitato scientifico dell’Associazione Culturale Silvia Dell’Orso (composto da Annalisa Cicerchia, Pietro Clemente, Marisa Dalai Emiliani, Francesco Erbani, Vito Lattanzi e Paolo Cavaglione) ha assegnato il Premio 2020 a L’architettrice (Einaudi) e il Premio 2021 a Soggetti Smarriti (Editrice Bibliografica).
Il libro L’architettrice di Melania Mazzucco, dedicato a Plautilla Bricci, è stato premiato poiché, si legge nella motivazione, “stimola nel lettore il desiderio di conoscenza di una donna cui a Roma si devono, fra le altre cose, una cappella nella chiesa di San Luigi dei Francesi e la Villa al Vascello, ma il cui nome è rimasto marginale nella storia dell’arte. Il desiderio di conoscenza indotto dal romanzo investe anche, con scrittura competente e limpida, la scena artistica della Roma seicentesca, popolata da grandi figure, come Gian Lorenzo Bernini, Francesco Borromini e Pietro da Cortona e da un variegato mondo di botteghe e di artigiani”.
Per il 2021, il libro Soggetti Smarriti. Il museo alla prova del visitatore di Giovanna Brambilla è, fa sapere l’Associazione, “il risultato della ventennale attività professionale dell’autrice nel campo della storia dell’arte e dell’educazione al patrimonio culturale. Al lettore si concretizza un museo intessuto di storia ma anche di emozioni mediate dal flusso di narrazioni presenti nella letteratura e nelle arti visive, comunque mai astratto dai suoi contenuti e dalle sue funzioni istituzionali”.
Alla sua dodicesima edizione il Premio Silvia Dell’Orso, che consiste in una dotazione di tremila euro, è l’unico riconoscimento, in Italia, per chi si impegna nella comunicazione rigorosa e puntuale delle problematiche inerenti i beni culturali. “Il Premio Silvia Dell’Orso”, sottolinea Paolo Cavaglione, presidente dell’Associazione, “è il momento più rappresentativo dell’azione che pone la divulgazione al centro delle nostre attività. L’Associazione Culturale Silvia Dell’Orso (Presidente onorario Salvatore Settis) è l’unico ente, in Italia, che promuove e incentiva la corretta divulgazione quale strumento imprescindibile per formare nei cittadini consapevolezza e sensibilità verso il proprio patrimonio culturale”.
Il premio è stato istituito nel 2010, con la prima vittoria, del sito www.patrimoniosos.it. Nel 2011 e nel 2018 il premio non è stato assegnato perché i progetti candidati non incontravano gli standard di qualità richiesti. Nel 2012 ha vinto Edoardo Salzano per eddyburg.it, nel 2013 Marianna Belvedere e Cristina Cenedella per il libro La storia va in scena, nel 2014 Enrico Maria Dal Pozzolo e Nino Crescenti per il documentario Indagine su Giorgione (con menzione speciale per Alessandro Sisti e Carlo Limido per la storia a fumetti Topolino e il capolavoro perduto), nel 2015 vittoria per Ilaria Baratta e Federico Giannini per il lavoro con Finestre sull’Arte, nel 2016 Emanuela Pulvirenti per Didatticarte, nel 2017 Studio Azzurro per il museo “I luoghi del mercurio”, nel 2019 Lorenzo Nigro per il libro Gerico. La rivoluzione della preistoria.
Melania Gaia Mazzucco è autrice di libri come Il bacio della Medusa (1996), La camera di Baltus (1998), Lei cosí amata (2000, Super ET 2012), sulla scrittrice Annemarie Schwarzenbach, Vita (2003, Premio Strega, Super ET 2014), Un giorno perfetto (2005, Super ET 2017), da cui Ferzan Ozpetek trae l’omonimo film. Al pittore veneziano Tintoretto dedica il romanzo La lunga attesa dell’angelo (2008, Premio Bagutta), la monumentale biografia Jacomo Tintoretto & i suoi figli. Storia di una famiglia veneziana (2009, Premio Comisso) e il docufilm Tintoretto. Un ribelle a Venezia (2019), da lei ideato e scritto per Sky Arte. Nel gennaio 2011 riceve il Premio letterario Viareggio – Tobino come Autore dell’Anno. Ha scritto per il cinema, il teatro e la radio e collabora con «la Repubblica». I suoi romanzi sono tradotti in 27 Paesi. Il suo libro L’architettrice vede per protagonisti Giovanni Briccio, genio plebeo, osteggiato dai letterati e ignorato dalla corte (è materassaio, pittore di poca fama, musicista, popolare commediografo, attore e poeta), e di sua figlia Plautilla, da lui educata alla pittura, e lanciata nel mondo dell’arte come fanciulla prodigio, imponendole il destino della verginità. Plautilla però, donna e di umili origini, fatica a emergere nell’ambiente degli artisti romani, dominato da Bernini e Pietro da Cortona. L’incontro con Elpidio Benedetti, aspirante scrittore prescelto dal cardinal Barberini come segretario di Mazzarino, finirà per cambiarle la vita. Con la complicità di questo insolito compagno di viaggio, diventerà molto più di ciò che il padre aveva osato immaginare.
Giovanna Brambilla, storica dell’arte e socia ICOM, è la responsabile dei Servizi educativi della GAMeC - Galleria Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo, dove si occupa di pedagogia del patrimonio e del rapporto tra museo e pubblici. Insegna ai master “Economia e management dei beni culturali” della Business School de Il Sole24Ore e “Servizi educativi per il patrimonio artistico, dei musei storici e di arti visive” dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. È docente di Iconografia all’Accademia di Belle Arti di Siracusa Rosario Gagliardi. Tra i suoi interessi di ricerca la storia del collezionismo e gli intrecci tra arte e società. Il suo saggio Soggetti smarriti. Il museo alla prova del visitatore si propone come strumento per muoversi nella complessa triangolazione tra musei, opere e pubblico dal punto di vista privilegiato dell’educazione al patrimonio. I temi toccati sono “gli indispensabili”: l’autoreferenzalità dei musei, la necessità di dialogo tra i membri dello staff, le strategie legate al mondo della scuola, il fondamentale confronto con la collettività, la progettualità dedicata alle persone marginali e fragili e l’attenzione ai linguaggi con cui raccontare il patrimonio. L’intento è quello di offrire uno sguardo inedito sulle creazioni di legami tra beni culturali e persone, spaziando in vari settori, con il desiderio di essere non una guida ma una bussola, non una parola definitiva, ma un crocevia di sguardi, che renda possibile la nascita di nuove ricerche e azioni, partendo dall’intersezione di diverse discipline e innescando una relazione vivace tre le numerose professionalità che operano intono ai musei.
Melania Mazzucco e Giovanna Brambilla vincono il Premio Silvia Dell'Orso 2020-2021 |