Uffizi, mecenate americana dona quasi 5 milioni di dollari per restaurare l'Anfiteatro di Boboli


La mecenate americana Veronica Atkins ha donato quasi cinque milioni di dollari per restaurare interamente l’Anfiteatro del Giardino di Boboli.

La mecenate americana Veronica Atkins ha donato quasi cinque milioni di dollari, pari a quattro milioni e mezzo di euro, da destinare al completo restauro dell’Anfiteatro di Boboli. Si tratta della più grande donazione da un privato mai effettuato in favore di un museo fiorentino: a beneficiarne sono le Gallerie degli Uffizi.

L’importante somma sarà impiegata per restaurare integralmente l’Anfiteatro del Giardino di Boboli, nell’ambito dell’ampio programma di rilancio del verde mediceo “Boboli 2030”. Le operazioni prenderanno il via nei prossimi mesi, e andranno avanti per due - tre anni. Obiettivo è riportare alle migliori condizioni le tante e varie componenti architettoniche, scultoree e vegetali di questo suggestivo spazio, nonché garantire il recupero della sua originaria vocazione ad accogliere spettacoli, in particolare la musica lirica.

Attraverso i Friends of the Uffizi Galleries, e lavorando con il loro direttore esecutivo, Lisa Marie Conte Brown, Atkins aveva finanziato il restauro del Terrazzo delle carte geografiche agli Uffizi, della serie degli arazzi Valois del museo fiorentino, e della Sala di Bona a Palazzo Pitti. Nell’ottobre scorso, ha regalato uno dei migliori pianoforti al mondo per i concerti nella Sala Bianca dell’ex reggia medicea. E in quell’occasione è stata insignita dalle Chiavi della città di Firenze. Veronica Atkins ricopre anche il ruolo di Managing Director nel Consiglio d’amministrazione della Metropolitan Opera di New York, è presidente della Dr. Robert C. e Veronica Atkins Foundation, e sostiene tante altre prestigiose organizzazioni culturali.

“Il progetto dell’Anfiteatro di Boboli unisce i miei tre amori più grandi: la natura, l’arte e la musica. Non vedo l’ora di assistere alla prima dell’opera lirica che in questo luogo magico e unico al mondo risuonerà alla fine dei restauri”, ha dichiarato Veronica Atkins.

"Grazie alla generosità di Veronica Atkins vedrà la luce uno dei progetti chiave dell’iniziativa Boboli 2030: l’Anfiteatro di Boboli – che nella sua forma architettonica richiama le glorie dell’antica Roma – recupererà la sua funzione di teatro all’aperto, proprio nella città dove nacquero il melodramma e la lirica stessa. Presto vedremo di nuovo i migliori cantanti esibirsi nella vasta conca circondata dal verde, davanti al grandioso sfondo dell’Imperiale e Reale Palazzo Pitti, a raccogliere gli applausi non di pochi eletti, ma di tutto il numeroso pubblico che si unirà in platea e sulle scalinate per un’esperienza unica e irrepetibile", ha concluso il direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt.

Anfiteatro di Boboli
Anfiteatro di Boboli
Anfiteatro di Boboli
Anfiteatro di Boboli
Anfiteatro di Boboli
Anfiteatro di Boboli
Stefano della Bella, Veduta dell'anfiteatro di Boboli (disegno, penna e bistro su carta bianca; Firenze, Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi)
Stefano Della Bella, Veduta dell’anfiteatro di Boboli (disegno, penna e bistro su carta bianca; Firenze, Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi)
Alessandro Carducci, Stefano Della Bella, Ferdinando Tacca, Il mondo festeggiante (1661; acquaforte; Firenze, Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi)
Alessandro Carducci, Stefano Della Bella, Ferdinando Tacca, Il mondo festeggiante (1661; acquaforte; Firenze, Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi)

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