Ha destato scandalo e polemiche, a Massa, il “Cristo gay” di Giuseppe Veneziano (Mazzarino, 1971) esposto a Palazzo Ducale per la personale Story Telling, aperta fino al prossimo 24 febbraio. Veneziano, tra i più noti protagonisti della scena italiana contemporanea, ha proposto al pubblico apuano un Cristo indossante un paio di slip leopardati e griffati “Dolce & Gabbana”, e con la sigla “LGBT” al posto del consueto “INRI” sull’iscrizione nel braccio verticale della croce.
Questo è bastato a qualche sparuto manipolo di persone offese dalla rivisitazione dell’icona sacra a chiedere al sindaco leghista di Massa, Francesco Persiani, la sospensione dell’esposizione (e qualcuno si è anche spinto a chiedere, in rete, la... scomunica di Giuseppe Veneziano). Il sindaco ha tuttavia fatto sapere che non ci sarà nessuna chiusura. L’artista, dal canto suo, attraverso il suo profilo Facebook ha minimizzato le polemiche: “lo so”, ha dichiarato, “qualcuno penserà: te le vai a cercare. Se mi viene un’idea per realizzare un quadro che tratta una tematica sociale in cui credo fermamente, che faccio, non realizzo l’opera perché qualche comunità politica o religiosa si può offendere? Se qualcuno si offende mi può solo dispiacere, ma non rinuncio a realizzarla”.
Massa, scandalo e polemiche per il Cristo gay di Giuseppe Veneziano |