A Massa, Palazzo Ducale, edificio simbolo della città sede dell’antico ducato dei Cybo-Malaspina, è in “condizioni pietose” secondo la sezione locale di Italia Nostra, che non usa mezzi termini, e ha dunque deciso di appellarsi alla provincia, l’ente a cui il Palazzo appartiene. Palazzo Ducale, la reggia fatta erigere dal principe Alberico Cybo-Malaspinanella seconda metà del Cinquecento per dare una sede alla sua corte, e poi rimaneggiato nel corso del Seicento fino a ottenere l’imponente aspetto attuale, con la sua lunga facciata (di ottanta due metri che occupano tutto un lato di piazza Aranci) caratterizzata dai grandi finestroni incorniciati e sormontati da ritratti.
Quali sono i problemi? Intanto, le “orrende impalcature” (così le definisce Italia Nostra) che da tempo offuscano quella che fu la reggia di Alberico Cybo-Malaspina, una delle architetture più interessanti della regione. Poi, le incertezze sui tempi necessari per il recupero di Palazzo Ducale, al momento non definiti, ma che si prospettano decisamente lunghi. Infine, i dubbi sulla destinazione del Palazzo, oggi sede della prefettura (alcune sale sono invece destinate a mostre temporanee): la proposta di Italia Nostra è quella di dar vita a un museo nelle sale del palazzo (un istituto dedicato alla scuola artistica locale oppure un museo archeologico o sulla storia della città).
Tra le due parti si è tenuta lo scorso 3 novembre una riunione per discutere dello stato in cui, da ormai cinque anni, versa Palazzo Ducale: hanno partecipato all’incontro il presidente della Provincia, Gianni Lorenzetti, il segretario Pietro Leoncini, il consigliere comunale Stefano Alberti e l’architetto Marina Tongiani, mentre per Italia Nostra erano presenti il presidente della sezione massese, Bruno Giampaoli, e i membri del consiglio direttivo Marco Betti e Giuseppe Biamino.
Durante la riunione, Lorenzetti ha riepilogato le problematiche storiche di Palazzo Ducale, ha sottolineato che le impalcature sono necessarie per ragioni di sicurezza dovute alle criticità riscontrate sulle strutture di gronda, e ha rappresentato le criticità della Provincia in termini di carenza di risorse economiche e del personale. La situazione è dunque molto difficile, ma il presidente della provincia ha comunque manifestato l’interesse a far sì che il restauro di Palazzo Ducale sia veloce. Inoltre, è stato evidenziato che il bilancio della provincia dispone di risorse per circa un milione di euro già per poter finanziare la fase iniziale del progetto di recupero. Secondo l’architetto Tongiani, la criticità principale sta nel fatto che, al momento, il progetto non è ancora stato autorizzato dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Lucca, competente anche per la provincia di Massa e Carrara. È emerso che sono in corso contatti con la Soprintendenza, tramite una consulente professionista incaricata dalla Provincia per approfondire alcuni aspetti e per adeguare il progetto alle richieste dei tecnici di Lucca.
Infine, le due parti hanno deciso che ci sarà un prossimo incontro per approfondire gli aspetti architettonici del progetto e le relative tempistiche.
Nell’immagine: la facciata di Palazzo Ducale. Ph. Credit Piergiuliano Chesi
“Palazzo Ducale è in condizioni pietose”. Massa, Italia Nostra si appella alla provincia |