World Press Photo, tra i cinque finalisti l'italiano Marco Gualazzini, che racconta la crisi dei migranti in Africa


C’è un italiano, Marco Gualazzini, tra i cinque finalisti del World Press Photo of the Year 2019.

C’è anche un fotografo italiano tra i cinque finalisti in lizza per aggiudicarsi il World Press Photo of the Year 2019, il premio per il fotogiornalismo più importante del mondo, inaugurato nel 1955. Si tratta di Marco Gualazzini (Parma, 1976), fotoreporter dell’agenzia Contrasto, che ha seguito con il suo lavoro la crisi umanitaria dei migranti in Africa e per la precisione nella zona del lago Ciad. È candidato al premio con una foto dal titolo Almajiri Boy: la giuria ha apprezzato il fatto che il lavoro di Gualazzini ci porti “alle radici della grande crisi dei rifugiati”, e il fatto che la foto faccia pensare e costringa a riflettere sulle cause che portano tante persone a lasciare le loro terre.

Gualazzini potrebbe essere il terzo italiano a vincere il World Press Photo of the Year: prima c’erano riusciti soltanto Pietro Masturzo nel 2010, con una foto che catturava le proteste delle donne in Iran contro il presidente Ahmadinejad, e Francesco Zizola nel 1997, con uno scatto sulle vittime delle mine antiuomo in Angola. Il fotografo parmense se la vedrà con Catalina Martin-Chico, fotografa franco-spagnola che ha ritratto un’ex guerrigliera delle FARC colombiane incinta, l’australiano Chris McGrath che propone un’immagine legata alla sparizione del giornalista arabo Jamal Khashoggi, lo statunitense John Moore che ha ripreso una bambina che piange al confine tra USA e Messico mentre un ufficiale della dogana perquisisce la madre, e il sudafricano Brent Stirton che ritrae una donna appartenente alle forze antibracconaggio dello Zimbabwe.

Marco Gualazzini è in lizza anche per un altro premio, il nuovo World Press Story of the Year, istituito quest’anno per premiare foto dal sapore più narrativo e capaci di “permetterci di essere più riflessivi e attenti nel modo in cui raccontiamo le storie”, come ha dichiarato Paul Mokley, uno dei membri della giuria. Gualazzini concorre con lo scatto The Lake Chad Crisis che raffigura alcune donne migranti nell’area del lago Ciad. La terna dei finalisti è completata da un altro italiano, Lorenzo Tugnoli (anche lui dell’agenzia Contrasto), che con la foto Yemen Crisis documenta la guerra dello Yemen, e dall’olandese Pieter ten Hoopen, con The Migrant Caravan, foto che cattura una porzione della lunga carovana di migranti che ha attraversato l’America Centrale per raggiungere gli Stati Uniti.

Tutte le foto e le motivazioni della giuria si possono leggere sul sito del World Press Photo. I vincitori saranno rivelati l’11 aprile, e dal 13 le fotografie saranno come di consueto esposte in una mostra che farà il giro del mondo (prima tappa ad Amsterdam).

Nell’immagine, Almajiri Boy, lo scatto con cui Marco Gualazzini concorre al premio.

World Press Photo, tra i cinque finalisti l'italiano Marco Gualazzini, che racconta la crisi dei migranti in Africa
World Press Photo, tra i cinque finalisti l'italiano Marco Gualazzini, che racconta la crisi dei migranti in Africa


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