Dieci siti dell’Unione europea hanno ottenuto dalla Commissione europea il marchio del patrimonio europeo: un importante riconoscimento conferito ai siti che celebrano e simboleggiano gli ideali, i valori, la storia e l’integrazione europei.
Il marchio del patrimonio europeo non è da confondere con il patrimonio mondiale Unesco, poiché i siti del patrimonio europeo creano un discorso narrativo europeo, promuovono la loro dimensione europea e ne garantiscono l’accessibilità e, infine, possono essere visitati individualmente o come parte di un circuito facendo esperienza di ciò che l’Europa può offrire.
I dieci nuovi siti a cui è stato conferito oggi il marchio di patrimonio europeo sono: l’area archeologica di Ostia Antica (Italia), il patrimonio culturale sottomarino delle Azzorre (Portogallo), il patrimonio immateriale di Sant’Andrea (Ungheria), le Koloniën van Weldadigheid (Belgio e Paesi Bassi), il castello di Kynzvart - sede di riunioni diplomatiche, Lázne Kynzvart (Repubblica ceca), lo “Zdravljica”, ovvero il messaggio della primavera delle nazioni europea, Lubiana (Slovenia), il sito commemorativo Lambinowice (Polonia), i Werkbund Estates in Europa (Germania, Polonia, Repubblica ceca, Austria), il luogo della memoria di Chambon-sur-Lignon (Francia), e i “Tre fratelli”, Riga (Lettonia).
La Commissaria per l’Innovazione, la ricerca, la cultura, l’istruzione e i giovani, Mariya Gabriel, ha dichiarato: “Le mie più sentite congratulazioni ai dieci nuovi siti che sono stati insigniti del marchio del patrimonio europeo. Essi offrono a tutti i cittadini europei grandi opportunità di avvicinarsi al patrimonio culturale e di rafforzare il loro senso di appartenenza all’Unione europea”.
I siti sono stati scelti da una giuria di esperti indipendenti da tutta Europa tra i candidati preselezionati dagli Stati membri partecipanti. Con i dieci nuovi siti, il numero totale dei siti detentori del marchio giunge oggi a 48.
Marchio del patrimonio europeo a dieci nuovi siti. C'è anche Ostia antica |