Le Marche si candidano per il riconoscimento dei teatri storici come Patrimonio culturale Unesco: è infatti la regione che conta una densità altissima di teatri storici; solo a Macerata ce ne sono ben ventitré.
L’assessorato regionale alla Cultura ha deciso quindi di sottoporre alla Direzione UNESCO del Segretariato generale MiC la proposta di candidatura UNESCO dei Teatri storici marchigiani.
“Abbiamo avuto un primo incontro molto promettente con la Direzione del Segretariato generale Unesco del Ministero nel corso del quale ho presentato la straordinaria ricchezza di teatri storici delle Marche e rappresentato la volontà di investire su questo patrimonio anche attraverso la candidatura UNESCO” ha reso noto l’assessore con delega alla Cultura della Regione Marche Giorgia Latini. "È proprio in questa direzione che si muove la politica culturale regionale, da un lato promuovendo progetti e programmi di recupero, restauro e riallestimento dei teatri Innovateatri, con l’obiettivo di adeguare e riallestire lo spazio di spettacolo dal vivo delle Marche, dall’altro sostenendo nuove forme di gestione degli spazi teatrali con una crescente partecipazione delle compagnie locali e dei giovani per creare dei veri e propri teatri di comunità".
"Un patrimonio unico per capillarità di teatri storici“ ha aggiunto l’assessore, ”un patrimonio unico anche sotto il profilo architettonico e artistico, un patrimonio unico a livello culturale per la funzione sociale a cui hanno assolto nei secoli: ogni più piccolo comune con il suo teatro al centro del nucleo storico conquistava una compiuta autonomia e autosufficienza e un ruolo di prestigio nel territorio circostante, rispondendo anche ad un più complesso processo di aggregazione sociale e di rilancio occupazionale della comunità".
“Il “caso Marche”, dunque, alla luce della sua storia e della sua tradizione teatrale, per unicità nel contesto nazionale e valore artistico e socio-culturale, potrebbe soddisfare i requisiti di riconoscimento UNESCO sia come patrimonio culturale materiale che immateriale, cioè un’espressione e una tradizione che una comunità riconosce come parte integrante del proprio patrimonio culturale tanto da garantire un senso di identità e continuità” ha concluso.
Nell’immagine, l’interno del Teatro Pergolesi di Jesi. Ph.Credit Rosalia Filippetti
I teatri storici delle Marche potrebbero diventare Patrimonio UNESCO |