Ripartire dal turismo e organizzarsi per quando si potrà tornare a viaggiare, una volta che sarà finita l’emergenza sanitaria per il diffondersi della pandemia di Covid-19 da coronavirus. Un gruppo di tour operator, agenzie di viaggi e organizzatori di eventi ha lanciato il Manifesto per il Turismo Italiano: è un appello alle istituzioni affinché il turismo (che genera il 13% del Prodotto Interno Lordo ed è dunque uno dei pilastri economici del paese) venga salvato. L’emergenza ha causato infatti una grave crisi al turismo, e se tutte le imprese del comparto non potranno accedere a un sostegno immediato, il rischio, paventano gli estensori del Manifesto, è un crollo a catena con impatti pesantissimi su economia, occupazione diretta, indotto.
Diverse le richieste del Manifesto. La prima: proteggere il patrimonio italiano, sia quello storico e culturale, sia quello paesaggistico, sia quello enogastronomico. La seconda: sostenere le imprese del settore, che operano nella ristorazione, nella cultura, nel divertimento, nei trasporti, nei servizi di guida turistica, solo per citarne alcuni, e che valgono oltre 232 miliardi di euro. La terza: ripartire da un turismo di qualità. “Le imprese del settore”, si legge nel testo, "vogliono assumersi il compito e la responsabilità di tutelare i viaggi in Italia e dall’Italia, valorizzare la filiera del turismo, per contribuire al rilancio del Paese, fare in modo che le persone si spostino nella massima sicurezza e aiutare le aziende di tutti i settori a operare e farsi conoscere nel mondo. La quarta: agire subito con misure immediate di aiuto perché “il totale blocco dell’attività potrebbe durare per diversi mesi e la ripresa sarà lenta e lunga, senza considerare gli enormi costi sostenuti fino ad oggi” (il settore potrebbe non sopravvivere nei prossimi mesi, causando un effetto a catena sull’occupazione e quindi sull’economia italiana). La quinta: la costituzione di un fondo straordinario di sostegno al mancato reddito per tutte le imprese del settore.
Il Manifesto (è stata lanciata una petizione a cui si può aderire attraverso il sito “Ripartiamo dall’Italia” o direttamente su Change.org) è un’iniziativa delle associazioni ASTOI Confindustria Viaggi (che rappresenta il 90% del tour operating in Italia), FTO (che raccoglie il mondo della distribuzione turistica con network e agenzie indipendenti e altri segmenti del settore) e, di importanti operatori del comparto: Alpitour World, Gruppo Gattinoni, Robintur Travel Group, Alidays, Bluserena, Futura Vacanze, Giver Viaggi e Crociere, Idee per Viaggiare, Viaggi Del Mappamondo, Naar, Nicolaus-Valtur, Ota Viaggi, TH Resorts, Trinity Viaggi Studio, Uvet, Veratour.
Il mondo del turismo lancia un Manifesto. “Chiediamo aiuto, sono a rischio il settore e l'intera economia italiana” |