Nell’area antistante Ferrara Fiere congressi sarà collocata la Maestà sofferente realizzata dal noto scultore, designer e architetto Gaetano Pesce. L’opera è stata donata dall’autore all’Amministrazione comunale di Ferrara. La giunta ha già dato il via libera all’acquisizione e lunedì 8 marzo l’opera sarà presentata alla presenza del sindaco Alan Fabbri, del presidente di Ferrara Arte Vittorio Sgarbi, del presidente della Fondazione Teatro Comunale di Ferrara Michele Placido, del vicesindaco Nicola Lodi e dell’assessore alla cultura Marco Gulinelli.
La Maestà sofferente è stimata dall’artista un valore di 300mila euro e rappresenta una "poltrona dalle sembianze femminili“, ”trafitta da 400 frecce“, ”con una palla poggiapiedi collegata ad essa da una catena". Alta otto metri, pesa circa quattro tonnellate ed è circondata da sei sculture che raffigurano animali feroci, quali un leone, un alligatore, una tigre, una iena, un cobra e un lupo, dell’altezza media di quattro metri ciascuna.
L’installazione "rappresenta una metafora della violenza sulle donne“, secondo quanto precisato nella delibera, ed esprime ”un forte messaggio di denuncia in un periodo in cui si registrano tanti casi di femminicidio nel mondo e in Italia“. Le bestie che circondano l’opera rappresentano, secondo l’autore, ”la crudeltà dell’uomo".
Dopo la donazione e l’acquisizione, l’opera sarà inserita nell’inventario delle collezioni del Servizio Musei d’Arte, Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea.
Era stata esposta nell’aprile 2019 in Piazza Duomo a Milano in occasione della Design Week (l’opera riproduce in forma gigante la famosa poltrona Up5&6 realizzata da Gaetano Pesce nel 1969) ed era stata molto criticata dai movimenti femministi poiché si legava la donna all’idea di un mobile, in questo caso di una poltrona, e perché un corpo femminile veniva rappresentato vittima e non vincente.
Nell’immagine, l’opera installata in piazza Duomo a Milano.
Donata a Ferrara la Maestà sofferente di Gaetano Pesce: “è metafora della violenza sulle donne” |