Made in Italy, nasce l'Albo delle Imprese Culturali e Creative di Interesse Nazionale


Con il decreto attuativo dell’Articolo 26 della Legge sul made in Italy, il Ministero della Cultura avvia l’Albo delle imprese culturali e creative di interesse nazionale, un passo avanti per sostenere le eccellenze italiane nel settore culturale e creativo.

Con il decreto attuativo dell’Articolo 26 della Legge made in Italy, è stato istituito l’Albo delle Imprese Culturali e Creative di Interesse Nazionale (ICC), un nuovo strumento per valorizzare le eccellenze italiane nei settori culturali e creativi. Lo ha annunciato il Sottosegretario alla Cultura Lucia Borgonzoni, sottolineando il raggiungimento di un importante traguardo per il settore.

“Avanti tutta con il piano messo a punto dal Ministero per sostenere la crescita della filiera delle imprese culturali e creative”, dichiara Borgonzoni. “Con il decreto attuativo dell’Articolo 26 della Legge made in Italy, che prevede l’istituzione dell’albo delle imprese culturali e creative di interesse nazionale, raggiunto un altro importante traguardo”.

Questo progetto si inserisce nel più ampio piano del governo per valorizzare le imprese culturali e creative italiane e rafforzare il ruolo strategico del made in Italy nel panorama internazionale. L’albo rappresenta uno strumento di riconoscimento ufficiale per le imprese che hanno saputo trasformare la cultura in un motore di crescita economica e sociale, contribuendo alla definizione dell’identità italiana. Con l’introduzione dell’albo, il Ministero della Cultura punta a promuovere le eccellenze italiane a livello globale, rafforzare il legame tra cultura, territorio e impresa, sostenere le ICC nel raggiungimento di nuovi mercati e opportunità.

Foto: Marcel Kessler
Foto: Marcel Kessler

Cosa prevede il decreto

Il decreto stabilisce le modalità di tenuta e aggiornamento dell’albo, oltre a specificare i requisiti e le procedure di iscrizione per le imprese interessate.

Le imprese culturali e creative di interesse nazionale sono definite come quei soggetti che, per la loro storia, prestigio o importanza strategica, rappresentano un’eccellenza nel panorama culturale e produttivo italiano. Queste realtà devono contribuire alla promozione del made in Italy, valorizzando il legame con il territorio e la tradizione locale.

Possono fare domanda di iscrizione all’albo le imprese che: hanno ottenuto la qualifica di impresa culturale e creativa; operano da almeno 5 anni con attività che contribuiscono all’identità nazionale o alla crescita culturale, economica e sociale del Paese; valorizzano il territorio di riferimento attraverso la propria attività; possiedono un archivio d’impresa, cioè documenti che testimoniano la storia e l’attività dell’organizzazione.

Le imprese che detengono o utilizzano in esclusiva un marchio storico di interesse nazionale, già iscritto nel relativo registro speciale, potranno accedere all’albo senza ulteriori verifiche.

L’albo sarà pubblicato sul sito istituzionale della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, che ne curerà anche l’aggiornamento periodico. Le imprese interessate all’iscrizione possono consultare i dettagli relativi a requisiti, modalità e scadenze sul sito ufficiale della Direzione Generale Creatività Contemporanea.


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