Non si hanno più notizie del concorsone per 1.052 assistenti all’accoglienza, fruizione e vigilanza che il Ministero per i Beni e le Attività culturali e per il Turismo ha indetto lo scorso anno: il concorso aveva superato la prima fase e il 24 aprile avrebbero dovuto tenersi le prove scritte, ma l’emergenza sanitaria del Covid-19 aveva portato lo scorso 19 marzo il MiBACT a rinviare il tutto a data da destinarsi.
I candidati che concorrono per uno dei 1.052 posti destinati alle decine di musei sparsi in tutta la penisola sono dunque da sei mesi in attesa di conoscere il loro destino: eppure, adesso che tutte le attività hanno ripreso a pieno ritmo e quasi tutti sono tornati a una situazione pressoché normale, ora che le scuole hanno riaperto, ora che si può anche andare a votare in sicurezza, ci si domanda che cosa il MiBACT stia aspettando per riorganizzarsi e comunicare le nuove date delle prove scritte, tanto più che proprio questa mattina, in un’intervista sulle colonne de Il Foglio, il ministro dei beni culturali Dario Franceschini ha lamentato i problemi derivanti dalla grave carenza d’organico che impedisce al MiBACT di lavorare a pieno ritmo.
“Tra quota 100 e l’età media avanzata”, ha detto il ministro, “il MiBACT soffre una grave carenza di organico. Se non assumiamo dovremo chiudere musei e archivi di stato”. Franceschini si è poi scagliato contro la “retorica per cui ogni assunzione nella pubblica amministrazione è sinonimo di clientelismo e fannulloni”. “Abbiamo l’esigenza”, ha aggiunto il ministro, “di portare nei ranghi della pubblica amministrazione decine di migliaia di giovani laureati, competenti e capaci di parlare le lingue straniere”.
Insomma, se davvero dovranno entrare “decine di migliaia di giovani laureati” nei ranghi ministeriali, è anche vero che da qualche parte toccherà pur cominciare: per esempio, comunicando al più presto le nuove date del concorso, che a più di tre mesi di distanza dalla fine del cosiddetto lockdown ancora non sono uscite, e da Ripam Formez, l’ente incaricato dell’organizzazione del concorso, ancora tutto tace. Mentre ci sono migliaia di persone che dovrebbero programmare le proprie vite.
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Ma il concorsone per 1.052 assistenti museali... che fine ha fatto? |