Arles, inaugurerà a giugno un grande complesso culturale sperimentale

Il 26 giugno 2021 aprirà nel cuore del Parc des Ateliers ad Arles la Luma Tower, uno spettacolare edificio in forma di torre di 15mila metri quadrati progettato dall’architetto americano Frank Gehry. Una struttura geometrica sfalsata e contorta costituita da 11mila pannelli in acciaio inox che spiccherà nel campus creativo della Fondazione Luma. Quest’ultima è stata fondata nel 2004 in Svizzera da Maja Hoffmann e dalla sua istituzione intende concentrarsi sui legami diretti tra arte, cultura, diritti umani, temi ambientali, educazione e ricerca. 

L’intero Parc des Ateliers, che aprirà le sue porte il 26 giugno situazione pandemica permettendo, è un ex sito industriale di Arles, nei pressi dei celebri siti del patrimonio mondiale dell’Unesco, il cui obiettivo è fornire agli artisti l’opportunità di sperimentare anche in stretta collaborazione con altri artisti, curatori, scienziati, innovatori e pubblico. Un grande complesso culturale sperimentale nel sud della Francia.  

Luma Tower ospiterà gallerie espositive, spazi dedicati a progetti e ricerche, nonché ad archivi, oltre a sale per seminari e laboratori.

I giardini circostanti, il parco pubblico e lo stagno sono stati progettati dall’architetto paesaggista Bas Smets, il quale, ispirandosi ai paesaggi che circondano la città di Arles, come l’ambiente minerale delle Alpilles, le zone umide della Camargue e la macchia e la pianura del Crau, ha creato un vero paesaggio con alberi, arbusti, erbe e vegetazione. 

Ph.Credit Hervé Hôte 

Arles, inaugurerà a giugno un grande complesso culturale sperimentale

Arte e beni culturali, i 10 fatti più discussi e controversi del 2019

Due giovani turisti entrano di nascosto nel Colosseo per... bersi una birra

Liberalizzare le immagini delle opere d'arte: parte un appello di Creative Commons

Riaprono al pubblico le sale del Seicento di Palazzo Barberini

Governo Draghi, la prima foto ufficiale è davanti a un arazzo che raffigura... una truffa!

“Con pochi miliardi del Recovery Fund possiamo rilanciare cultura e lavoro”. La petizione