Clamorosa gaffe del vicepresidente del consiglio, nonché ministro dello sviluppo economico, Luigi Di Maio, che intervenendo ieri alla trasmissione Cartabianca su Rai 3 si è lasciato andare a una considerazione avventata su Taranto e i suoi musei: l’area, secondo Di Maio, non avrebbe “musei degni”. Queste le parole del vicepremier: “Investiremo soldi in un’università a Taranto, nel turismo a Taranto. Quella è l’area con i reperti archeologici più grandi di tutta la Magna Grecia e non ha dei musei degni di quell’area”. Ma in realtà proprio Taranto è sede del MArTA, il Museo Archeologico Nazionale di Taranto, uno dei musei archeologici più importanti d’Italia e del mondo, che al suo interno ospita proprio una delle più vaste raccolte mondiali di reperti della Magna Grecia.
Un museo, peraltro, dalla lunga storia: fu istituito nel 1887 per conservare i numerosi ritrovamenti dell’area, è stato ristrutturato di recente (a partire dal 1998), e con la riforma Franceschini è diventato uno dei primi venti musei autonomi d’Italia. Il suo percorso include reperti che vanno dalla preistoria all’alto Medioevo e, con quasi 80.000 visitatori, è il terzo sito più visitato della Puglia, dopo Castel del Monte e il Parco Archeologico di Siponto (quest’ultimo però prevede esclusivamente l’ingresso gratuito).
La replica di Eva Degl’Innocenti, direttrice del MArTA, non si è fatta attendere. Con un tweet, la studiosa si è rivolta direttamente al vicepremier: “Egregio Ministro Luigi Di Maio da Direttrice del Museo Archeologico Nazionale di Taranto sarei onorata di poterLa accogliere nel museo archeologico più importante della Magna Grecia che ha sede a Taranto uno dei musei archeologici più importanti mondo”.
Gaffe culturale di Di Maio: “A Taranto non ci sono musei degni”. Ma la direttrice del MArTA replica |