Dal 21 luglio al 21 agosto 2019, l’arte di Lucio Fontana (Rosario, 1899 - Comabbio, 1968) torna... alle origini: è infatti in programma una mostra nella città natale dell’artista, Rosario, in Argentina, intitolata Lucio Fontana. Los orígenes, a cura di Valentina Spata e Chiara Barbato. La rassegna include una selezione di sessanta disegni datati tra tra la fine degli anni Trenta e la fine degli anni Cinquanta, provenienti dal Centro Studi e Archivio della Comunicazione (CSAC) dell’Università di Parma (alcuni dei quali mai esposti al pubblico), e un nucleo di sculture giovanili della collezione permanente del Museo Juan B. Castagnino di Rosario (sede della mostra), il tutto per ricostruire, per la prima volta in un’esposizione, gli anni meno noti della carriera artistica del maestro, ovvero quelli della sua formazione, e per creare un percorso-simbolo del profondo legame culturale che unisce Italia e Argentina.
Fontana, fu infatti “il più italiano degli argentini e il più argentino degli italiani” come sostiene Andrea Riccardi, presidente della Società Dante Alighieri, ideatrice del progetto. La storia di Lucio Fontana è anche quella di un legame tra due paesi affini per lingua e cultura: “estro sudamericano e rigore lombardo”, sostiene Alessandro Masi, segretario generale della Società Dante Alighieri, “si coniugarono in lui in una felice sintesi, facendone una delle più complesse e fascinose personalità dell’avanguardia artistica internazionale della seconda metà del Novecento”.
L’artista mosse i suoi primi passi a Rosario negli anni Venti, e nella città argentina si conservano ancora diverse sue opere. Negli anni Quaranta, diventato docente all’Accademia di Belle Arti di Buenos Aires e promotore della Scuola artistica di Altamira, Fontana è tra i principali protagonisti del dibattito culturale internazionale. Nel 1946 la svolta per l’artista con la pubblicazione, a Buenos Aires, del Manifiesto Blanco. Il racconto delle origini attraverso i disegni è completato da una ricca galleria fotografica, concessa dall’archivio storico della Fondazione Lucio Fontana di Milano, e da un itinerario alla scoperta dei luoghi di Fontana a Rosario: tra questi la sede del Comitato della Società Dante Alighieri di Rosario, che custodisce due busti attribuiti a Lucio e a suo padre Luigi.
Nata da un’idea di Alessandro Masi, Lucio Fontana. Los Orígenes gode del patrocino del Ministero per i beni e le attività culturali, è realizzata dalla Società Dante Alighieri in collaborazione con il Comitato della Società Dante Alighieri di Rosario, lo CSAC Università di Parma e il Museo Municipal de Bellas Artes Juan B. Castagnino, ed è organizzata, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica nell’ambito dell’83º Congresso internazionale della Società Dante Alighieri dal titolo Italia, Argentina, mondo: l’italiano ci unisce e del Forum ICE Italia–Argentina “Cult & Tech”, con il sostegno del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, del Ministero dello Sviluppo Economico e di ICE-Agenzia.
Nella foto: Lucio Fontana lavora al monumento El pueblo de Rosario a Juana Blanco, 1926
Le origini di Lucio Fontana vengono ricostruite in una mostra in Argentina, nella sua città natale |