Los Angeles, come ha fatto la Getty Villa a salvarsi dagli incendi: danni lievi per il museo


La Getty Villa, che si trova a Pacific Palisades, si è trovata nel mezzo degli incendi che hanno devastato la periferia di Los Angeles, ma il museo si è salvato: ecco come ci è riuscito.

Nonostante la perdita di ben tre musei, andati distrutti durante gli incendi di Los Angeles che hanno già provocato undici vittime, diversi feriti, 180mila evacuati, oltre 13mila edifici distrutti e danni per ora stimati in 10 miliardi di dollari, c’è un museo che, nonostante sia stato lambito dalle fiamme, è riuscito a salvarsi: è la Getty Villa, una delle sedi del Getty Museum. La villa si trova proprio a Pacific Palisades, il quartiere più colpito dagli incendi: al suo interno, la villa che fu di proprietà del ricco magnate del petrolio Paul Getty, e la cui struttura è ispirata alla Villa dei Papri di Ercolano, ospita la collezioni di antichità del museo, tra cui il celeberrimo Atleta di Fano al centro di una contesa con l’Italia (e che, secondo la Corte Europea dei Diritti Umani, il Getty deve restituire all’Italia).

Il parco che circonda il Getty è stato danneggiato lo scorso 8 gennaio, quando è stato interessato dall’incendio (diverse le alberature bruciate e la vegetazione devastata dalle fiamme), ma le strutture non sono state colpite e sia il personale sia le collezioni si sono salvate. Come è stato possibile? Il Getty, ha spiegato lo stesso istituto, aveva eseguito dei lavori per ripulire la zona circostante dalla vegetazione come parte dei suoi sforzi di mitigazione degli incendi durante tutto l’anno. Il clima della California meridionale, particolarmente arido (soprattutto quest’anno: per effetto del cambiamento climatico le piogge si sono fortemente ridotte, e da giugno scorso su Los Angeles è piovuto pochissimo, situazione che ha prodotto una lunga siccità e che ha inaridito la vegetazione) favorisce infatti il propagarsi di incendi, che si diffondono anche per effetto della vegetazione secca: gli incendi boschivi sono frequenti da queste parti, anche se non era mai stato raggiunto il livello di devastazione di quest’anno.

Il portico della Getty Villa
Il portico della Getty Villa
La Getty Villa durante gli incendi
La Getty Villa durante gli incendi

Ulteriori misure di prevenzione degli incendi in atto presso la Getty Villa hanno riguardato lo stoccaggio dell’acqua in loco. L’irrigazione è stata dunque immediatamente distribuita in alcune parti del terreno martedì mattina, quando il museo era minacciato dalle fiamme. Ancora, le gallerie del museo e gli archivi della biblioteca sono stati sigillati dal fumo tramite sistemi di trattamento dell’aria all’avanguardia. In più, la costruzione a doppia parete delle gallerie fornisce anche una protezione significativa per le collezioni.

Martedì, la Villa è stata subito chiusa al pubblico e al personale non impegnato nelle operazioni di emergenza (sedici in tutto gli impiegati del museo rimasti nella struttura, e sul posto è intervenuto anche un mezzo dei pompieri), e le porte rimarranno serrate fino al 16 gennaio. “Noi, naturalmente, siamo molto preoccupati per i nostri vicini di Pacific Palisades, Malibu e le aree circostanti”, scrive in una nota Katherine E. Fleming, presidente e AD del Getty Trust. “Apprezziamo profondamente il lavoro instancabile e la dedizione del Dipartimento dei vigili del fuoco della città di Los Angeles, del Dipartimento dei vigili del fuoco della contea di Los Angeles e di altre agenzie, nonché il piccolo team del personale del Getty che è rimasto in loco presso la Villa per supportare gli sforzi di risposta alle emergenze. Esprimiamo nuovamente la nostra sincera preoccupazione ai nostri vicini di Pacific Palisades, Malibu e delle aree circostanti colpite dagli incendi”. La Getty Villa, alla fine, ha perso una parte del parco e un muro perimetrale che è stato completamente distrutto dalle fiamme. Danni minori, insomma, in confronto alla devastazione che si è consumata attorno al museo.


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