Il dipartimento curatoriale del Solomon R. Guggenheim Museum di New York ha scritto una lettera collettiva al direttore Richard Armstrong, alla vice direttrice Elizabeth Duggal, alla consigliere legale Sarah Austrian e a Nancy Spector, direttrice artistica e chief curator del museo, per chiedere immediati cambiamenti dell’intera istituzione, descritta come "un ambiente lavorativo che consente il razzismo, la supremazia dei bianchi e altre pratiche discriminatorie".
"Scriviamo per esprimere preoccupazioni collettive che riguardano la nostra istituzione, che necessita di un’urgente riforma" si legge nella lettera che non presenta le firme dei singoli curatori per paura di ritorsioni sulla loro carriera.
Il direttore ha accolto la lettera collettiva come “un’opportunità per dare il via a processi decisionali più collettivi, trasparenti e responsabili”, per “aprire un dialogo volto a un’organizzazione diversa e più equa”.
Sarah Eaton ha invece confermato che Nancy Spector ha deciso di prendersi tre mesi sabbatici a partire dal primo luglio, anche se non sono stati fatti riferimenti alla lettera.
Troy Conrad Therrien, curatore del museo per l’architettura e le iniziative digitali, ha dato intanto le sue dimissioni per non essere più complice di “un’istituzione culturale che ha sistematicamente privato molte persone dei propri diritti troppo a lungo”. "È tempo di dare spazio a chi può pienamente rappresentare l’equità, non più solo necessaria ma urgente" ha aggiunto.
I curatori chiedono al museo di "porre fine a una cultura di favoritismi, silenzi e punizioni e rivedere le modalità di assunzioni, garantendo l’assunzione di curatori di colore". Il Guggenheim ha uno staff di 276 persone, di cui solo 26 afro-americani, 24 ispanici e 20 di origine asiatica. Dei 25 consiglieri di amministrazione, 23 sono bianchi.
E più in generale, la richiesta è di cambiare il museo nelle sue collezioni che rimandano a un collezionismo bianco e maschilista.
Guggenheim di New York, troppo bianco e discriminatorio. La denuncia in una lettera collettiva dei curatori |