Non poteva mancare il colpo di scena nel giorno del cinquecentesimo anniversario della scomparsa di Leonardo da Vinci (il grande genio del Rinascimento moriva ad Amboise il 2 maggio del 1519): il quotidiano The Art Newspaper dà notizia della “scoperta” di un secondo ritratto di Leonardo, conservato nella Royal Collection, che andrebbe dunque ad aggiungersi all’unico ritratto noto, quello attribuito a Francesco Melzi (Milano, 1491 - Vaprio d’Adda, 1570) e anch’esso conservato nelle collezioni dei reali d’Inghilterra a Windsor. Anche se in realtà non si tratta di una vera scoperta: il foglio era già noto, ma nessuno lo aveva identificato con un ritratto di Leonardo (solo Kenneth Clark, nel 1935, aveva aperto all’ipotesi, ma senza approfondirla).
Il disegno rappresenta il profilo di un uomo con la barba ed è tra i fogli di Leonardo conservati nelle collezioni inglesi. L’opera andrà in mostra per la prima volta dal 24 maggio a Buckingham Palace, dove è già in programma, fino al 13 ottobre, una rassegna intitolata Leonardo da Vinci: a Life in Drawing, una grande esposizione che presenterà al pubblico duecento disegni di Leonardo dalla Royal Collection.
Il ritratto “ritrovato” sarà messo a confronto con quello attribuito a Francesco Melzi. Lo storico dell’arte Martin Clayton, specialista dei disegni di Leonardo e responsabile dei disegni e delle stampe del Royal Collection Trust, ha dichiarato che “è difficile non pensare che si tratti di un’immagine di Leonardo, tracciata velocemente da un allievo mentre Leonardo era in Francia negli ultimi anni della sua vita”. Clayton ha recuperato il disegno durante le sue ricerche per la mostra di Buckingham Palace, e pensa che si tratti di un ritratto di Leonardo perché la figura è molto simile a quella disegnata da Francesco Melzi nell’unico ritratto noto, e inoltre, particolare in più, non contrasta con le descrizioni dei contemporanei di Leonardo, che ce lo presentano come un uomo bello e di aspetto fine.
Accanto al probabile ritratto di Leonardo compaiono anche lo studio di una gamba di cavallo (forse di mano di Leonardo) e il ritratto di un giovane, forse lo stesso allievo che ha disegnato l’altro ritratto. “Un’immagine di Leonardo realizzata mentre lui era in vita, in un momento qualunque”, suggerisce Clayton, “non ha una grande importanza come opera d’arte in sé, ma è estremamente importante, addirittura commovente, come testimonianza dell’uomo”.
Nell’immagine: il foglio con il “nuovo” ritratto di Leonardo da Vinci.
E per l'anniversario della scomparsa di Leonardo ecco il colpo di scena: spunta un “nuovo” ritratto del genio |