Fu uno dei fatti culturali più discussi del 2018: gli sconti che il Museo Egizio di Torino riservava ai parlanti arabi, un’iniziativa che fece andare su tutte le furie la destra nazionalista (tanto che si arrivò allo scontro diretto tra il direttore del Museo, Christian Greco, e la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni). In quell’occasione, un giovane leghista, Andrea Crippa, deputato, vicesegretario della Lega e, all’epoca, leader del Movimento dei Giovani Padani, e assistente a Bruxelles di Matteo Salvini, girò un video contro l’iniziativa, in cui fingeva di telefonare al Museo Egizio criticando l’iniziativa.
Per quel video, Crippa è stato condannato a un risarcimento di quindicimila euro e alla rimozione del video dai social: questo il pronunciamento della sezione civile del tribunale di Torino. Secondo i giudici infatti il video, che ottenne milioni di visualizzazioni, avrebbe alimentato i messaggi offensivi e razzisti nei confronti del Museo Egizio. Dal punto di vista penale, invece, la Procura di Torino aveva chiesto l’archiviazione del procedimento avviato a seguito della denuncia presentata dagli avvocati del museo.
Leghista girò video contro il Museo Egizio per gli sconti arabi, ora deve risarcire 15mila euro |