La cosidetta “Gioconda nuda” torna a far parlare di sé. L’enigmatico disegno a carboncino conservato al Musée Condé del castello francese del Chantilly è stato traferito nei laboratori del Centre de Recherche et de Restauration des Musées de France, presso il museo del Louvre: gli studiosi, dalle nuove analisi, cercano infatti conferme alla domanda che tutti almeno una volta si sono posti attorno all’opera, ovvero se è davvero un’opera di Leonardo da Vinci. Il quotidiano Le Figaro, che ha dato la notizia in esclusiva, afferma che il “trasloco” al museo di Parigi è stato effettuato circa un mese fa.
Secondo i ricercatori del Louvre, questa Monna Lisa “senza veli”, nota anche come Monna Vanna e raffigurata su un doppio foglio incollato di 72 per 54 cm, potrebbe essere stato realizzato in parte da Leonardo o, perlomeno, dalla sua bottega. Le prime analisi, quelle eseguite con il carbonio 14, davano la “Gioconda nuda” databile tra 1485 e il 1638, quindi si sta cercando di capire se quest’opera sia stata realizzata prima o dopo la più famosa Gioconda conservata al Louvre (nel catalogo dei disegni del Musée Condé, pubblicato nel 1995, il disegno era datato a un periodo compreso tra il 1514 e il 1516, e con tale datazione risulta ancora sul sito del museo). Il disegno di Chantilly è atteso dunque da riflettografie, analisi a raggi infrarossi, radiografie, fluorescenza ai raggi X per avere ulteriori notizie.
Il disegno appartiene alla collezione donata nel 1897 da Enrico d’Orléans, duca d’Aumale, e, fino ad oggi, non ha mai lasciato il Musée Condé. È tradizionalmente attribuito alla bottega di Leonardo da Vinci, senza ulteriori specificazioni.
Nell’immagine: Bottega di Leonardo da Vinci, La Gioconda nuda nota anche come Monna Vanna (1514-1516; disegno a carboncino nero e pigmenti bianchi su carta scura, 72,4 x 54 cm; Chantilly, Musée Condé)
La Gioconda Nuda di Chantilly va in laboratorio per capire se è davvero di Leonardo da Vinci |