Per la prima volta nella sua storia, uno dei più importanti musei di Francia, il Musée Fabre di Montpellier, sarà diretto da una donna: il Comune di Montpellier ha infatti nominato Juliette Trey, come nuova direttrice del museo. Dal 1828, anno di apertura al pubblico dell’istituto, il Musée Fabre era sempre stato diretto da uomini. Trey entrerà in carico a partire dal maggio 2025.
Storica dell’arte, attualmente è direttrice ad interim del Dipartimento di Studi e Ricerche dell’INHA (Institut National d’Histoire de l’Art), del quale è stata vicedirettrice dal 2019 al 2024. Juliette Trey ha anche curato numerose mostre all’interno di istituzioni prestigiose: la mostra inaugurale al Louvre Abu Dhabi, ma anche mostre al Castello Reale di Varsavia o al Musée des Beaux-Arts di Nantes e al Louvre, in collaborazione con il Museo Nazionale di Stoccolma e il J. Paul Getty Museum di Los Angeles, nonché con il Castello di Versailles. Dal 2007 al 2013 è stata anche conservatrice del Castello di Versailles.
Trey è stata scelta per la sua energia, il suo grande rigore scientifico, l’attenzione che presta alle questioni sociali ed ecologiche e la grande sensibilità che esprime verso tutto il pubblico: questi gli elementi che hanno convinto la commissione istituita per nominare la direttrice che Juliette Trey fosse la persona ideale per affrontare le sfide che attendono il Musée Fabre nei prossimi anni: celebrazione del bicentenario, ampliamento del Museo, reinvenzione del rapporto con il pubblico, affermazione del posto del Museo nel campo della ricerca e del dialogo tra ricercatori e visitatori.
Juliette Trey succede a Michel Hilaire, che occupava la poltrona di direttore del Musée Fabre dal 1992 e andrà in pensione nell’aprile 2025. Tra il 2004 e il 2007, Hilaire ha diretto il progetto di rinnovamento del Museo, guidato dagli architetti Olivier Brochet e Emmanuel Nebout, e insieme a Georges Frêche, ha seguito l’arrivo della donazione di Pierre e Colette Soulages, che ha ulteriormente accresciuto le collezioni del museo, oltre che la sua reputazione.
Nel corso della sua carriera a Montpellier, Michel Hilaire ha voluto proporre un programma scandito da grandi eventi: la retrospettiva internazionale dedicata a Gustave Courbet nel 2008, in collaborazione con il Musée d’Orsay e il Metropolitan Museum of Art di New York, e poi la mostra su Caravaggio e il caravaggismo in Europa, in collaborazione con il Musée des Augustins di Tolosa e il County Museum of Art di Los Angeles, rassegna di cui Hilaire è stato curatore nell’estate del 2012, e ancora la mostra su Frédéric Bazille nel 2016 con il Musée d’Orsay e la National Gallery di Washington.
Il Musée Fabre viene visitato da quasi 300mila visitatori ogni anno ed è uno dei più importanti musei francesi. Era il gennaio del 1825 quando il Consiglio comunale decise per la sua creazione, ma si dovettero attendere tre anni di lavori, finanziati dal municipio, per l’apertura al pubblico. La collezione annovera una fondamentale selezione di pittura francese antica (ci sono opere di Nicolas Poussin, Jacques-Louis David, Charles le Brun, Hubert Robert, Simon Vouet, Hyacinthe Rigaud e altri grandi artisti che hanno segnato la storia dell’arte francese), oltre a una vasta selezione di arte italiana (spiccano in particolare due opere del Guercino, un ritratto su tela di Gian Lorenzo Bernini, le Nozze mistiche di santa Caterina del Veronese, la Lucrezia di Guido Cagnacci, e poi opere di Domenichino, Alessandro Magnasco, Annibale Carracci, Lionello Spada, Salvator Rosa, Mattia Preti e molti altri) e di arte fiamminga e olandese (ci sono tre opere di Rubens). Non manca inoltre una cospicua selezione di arte francese dell’Ottocento e di impressionisti e post-impressionisti. Si trovano inoltre qui diversi capolavori di Gustave Courbet, tra cui la celeberrima opera Bonjour monsieur Courbet, il ritratto di Charles Baudelaire e uno degli autoritratti giovanili. Il museo conserva inoltre un cospicuo nucleo di opere di Alexandre Cabanel.