L'Italia chiede al Louvre la restituzione di sette reperti archeologici

L’Italia ha chiesto al Louvre la restituzione dei sette reperti archeologici: l’indiscrezione è stata riportata ieri dal quotidiano francese Le Monde, che afferma di aver ricevuto conferma direttamente dal museo di Parigi. Tra questi figura l’importante anfora del pittore di Berlino, un importante pezzo di ceramica greca del V secolo a.C. (nella foto sotto), dove è raffigurato su un lato un musico di profilo che suona una cetra, e sull’altro un personaggio coronato di alloro. Ci sono poi un cratere del pittore di Ixion e un cratere alla maniera del pittore di Antimene.

Il Louvre ha acquistato i sette reperti tra il 1982 e il 1998, epoca in cui non c’era l’attenzione che c’è adesso nei confronti della provenienza delle opere. E in effetti si tratta di opere che, in passato, erano nelle disponibilità di mercanti condannati per vendite illecite di opere d’arte, oppure sospettati. Al momento, l’istruttoria è ancora in corso, ma secondo Le Monde in autunno si potrebbe giungere a uno storico accordo tra Italia e Francia per la restituzione delle opere al nostro paese.

“Sono convinta che tutte quelle opere che hanno un dubbia provenienza siano una macchia all’interno delle collezioni del Louvre”, ha dichiarato a Le Monde la direttrice del Louvre, Laurence Des Cars. “Dobbiamo assolutamente prenderci le nostre responsabilità e esaminare quanto accaduto con rigore e lucidità”.

Anche il ministro della cultura Gennaro Sangiuliano ha commentato l’articolo: “Sono lieto”, ha dichiarato, “che una grande istituzione culturale come il Louvre riconosca la richiesta da me inoltrata, in occasione dell’incontro a Parigi con la direttrice Laurence Des Cars avvenuto a febbraio scorso. Nell’occasione abbiamo presentato un accurato dossier predisposto dagli uffici competenti del Ministero della Cultura su alcuni reperti archeologici attualmente nelle collezioni del museo francese trafugati e illecitamente esportati dall’Italia, ponendo la questione della loro restituzione. Ne è scaturito un dialogo costruttivo, tuttora in corso, tra il Ministero della Cultura e il museo francese, con il comune obiettivo della tutela del patrimonio culturale e della lotta al traffico illecito dei beni culturali”.

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