Con il suo pickup ha abbattuto un moai, una delle celeberrime e misteriose statue dell’Isola di Pasqua. Il mezzo di trasporto era guidato da un cittadino cileno (l’Isola di Pasqua è sotto l’amministrazione del Cile) che vive nell’isola del Pacifico: stando ai primi riscontri delle autorità, sembra che l’incidente sia dovuto a una rottura del freno della macchina. Il fatto è avvenuto lo scorso 1° marzo e il sindaco dell’Isola di Pasqua, Pedro Edmunds, secondo il quale il danno causato dal mezzo è “incalcolabile”, ha firmato un’ordinanza per vietare l’accesso dei veicoli ai siti archeologici in modo da proteggere le sculture.
La misura era già stata proposta otto anni fa, ma allora era stata rifiutata. Tuttavia adesso la situazione è diversa, anche perché, negli ultimi otto anni, sono aumentati i flussi turistici, oltre che il numero degli abitanti, passati da 8mila a 12mila, e di conseguenza aumenta il rischio che episodi come quello di domenica scorsa si ripetano.
Intanto, per l’autista del pickup, l’accusa è quella di danno a monumento nazionale, e questo comporta per lui il rischio di una multa tra i 2,5 e i 10 milioni di pesos cileni (all’incirca dai 3 ai 12mila euro), oltre a conseguenze penali da stabilire dopo che si chiuderanno le indagini. Sull’Isola di Pasqua ci sono circa un migliaio di moai, e sono una testimonianza unica al mondo di una civiltà su cui c’è ancora molta luce da fare.
Nella foto: il pickup dopo lo schianto con il moai. Ph. Credit Ma’u Henua
Isola di Pasqua, una macchina abbatte un moai. E il sindaco vieta l'accesso dei veicoli ai siti culturali |