La mostra I mille di Sgarbi, una rassegna di arte contemporanea con artisti selezionati da Vittorio Sgarbi, organizzata al primo piano del Museo Archeologico di Castiglion Fiorentino (Arezzo) non ha ancora aperto al pubblico dato che i musei e gli spazi espositivi sono tutti chiusi, ma sta comunque procurando delle grande al curatore, che ha ricevuto tonnellate di insulti e minacce sui social. Motivo delle polemiche, la pubblicazione dell’immagine di un’opera in mostra, una scultura dell’artista Paolo Lelli intitolata Turca autentica: è una latrina alla turca sulla quale l’artista ha riprodotto la bandiera della Turchia, con la mezzaluna e la stella a cinque punte su campo rosso.
Espressioni come “verme schifoso” e “attento a cosa fai” sono tra le più gentili che Sgarbi ha ricevuto. La mostra, curata da Sgarbi e nata da un’idea di Sauro Moretti e Nino Ippolito, è stata inaugurata ieri alla presenza delle autorità e aprirà presumibilmente nel mese di marzo.
“Questa è la degenerazione imposta dal cosiddetto ‘politicamente corretto’”, commenta Sgarbi, “in nome del quale si vuole adesso comprimere anche la libertà creativa dell’artista. Nel caso specifico l’artista credo abbia solo giocato con le parole, e il titolo dell’opera lo testimonia: Autentica turca. Sì, la mezza luna è anche il simbolo dell’islamismo, ma è una mistificazione sostenere che io, esponendo l’opera, abbia voluto lanciare un messaggio politico o religioso, men che meno al Governo turco. Tra l’altro ho anche molta simpatia per Erdogan. È solo un’opera d’arte, non una dichiarazione di guerra o un’azione blasfema. Sono rimasto comunque sorpreso per la natura di certi commenti che incitano all’odio e alla violenza contro di me. Chiederò al mio legale di fare le necessarie azioni nei confronti delle autorità di polizia. Ci sono in giro molti esaltati”.
Ieri sera il sindaco di Castiglion Fiorentino, Mario Angelli, preoccupato per quanto accaduto, ha anche chiesto a Sgarbi di rimuovere la scultura, con l’intento di placare le polemiche, ma Sgarbi è stato subito chiaro: “Non se ne parla proprio. Semmai chiudo la mostra”.
Nella foto, l’opera contestata
Minacce e insulti a Sgarbi per un'opera della sua mostra: un bagno alla turca con bandiera |