Ancora censura per Palazzo Strozzi: come era accaduto l’anno scorso per la mostra su Marina Abramović, colpita dalla scure della censura di Facebook a causa dei nudi artistici della performer serba, anche quest’anno i social mettono i bastoni tra le ruote alla sede espositiva fiorentina. Questa volta per la mostra su Natalia Goncharova in programma dal 28 settembre 2019 al 12 gennaio 2020 è stato censurato il video promozionale che Palazzo Strozzi aveva caricato su Instagram: l’opera presa di mira è una Modella della pittrice russa che subisce dunque una nuova censura a distanza di oltre cent’anni da quella che subì in Russia nel 1910, anno in cui le autorità bloccarono una sua esposizione di nudi femminili (all’epoca fu accusata di offesa alla pubblica morale e subì un processo, ma fu in seguito assolta).
“Come è successo l’anno scorso con Marina Abramović”, dichiara il direttore generale della Fondazione Palazzo Strozzi, Arturo Galansino, “anche Natalia Goncharova, artista delle avanguardie di primo Novecento, viene censurata dai social media. Si può dire che, dopo oltre un secolo, l’opera di Natalìa riesce ancora a scandalizzare come aveva fatto ai suoi tempi. Sui social media vediamo costantemente immagini o video di nudo ma in questo caso viene bloccata l’immagine di un dipinto che appartiene alla storia dell’arte moderna. Si innesca così inevitabilmente una domanda: può un algoritmo determinare un principio di censura all’interno di uno dei principali mezzi di comunicazione e informazione del mondo?”.
Instagram censura il video promozionale della mostra su Natalia Goncharova a Palazzo Strozzi, causa nudo |