In Inghilterra riemerge quello che si pensa sia un dipinto perduto di Boccioni


In Inghilterra un anonimo collezionista ha comprato, a un mercatino delle pulci, un lotto di venti opere per sole 100 sterline. Tra queste figurava un dipinto che secondo lo studioso Alberto Dambruoso, esperto di Boccioni, è un “capolavoro” del grande futurista.

In Inghilterra, nella cittadina di Dorchester, centro di sedicimila abitanti del Dorset (Cornovaglia), è riemerso, in una vendita a un mercatino delle pulci, quello che si pensa sia un dipinto perduto del grande futurista Umberto Boccioni. A darne notizia è il Daily Telegraph: si tratta di un ritratto di giovane donna che, nel 2021, era stato esposto senza cornice e arrotolato a una vendita di cianfrusaglie, in una cartella con altre venti opere. L’acquirente aveva acquistato l’intera cartella per sole cento sterline.

Dopo l’acquisto, il compratore si è messo in contatto in forma anonima con Colin Gleadell, esperto di mercato dell’arte (che ha peraltro scritto l’articolo sul Daily Telegraph), dichiarandogli che il ritratto gli sembrava opera dell’impressionista americano William Merritt Chase. Dopo aver scoperto alcune scritte sul fronte e sul retro del dipinto che lo avevano indirizzato verso Boccioni, si è rivolto a tre case d’asta, ovvero Sotheby’s, Christie’s e Bonhams, per avere una valutazione, ottenendo però in cambio soltanto scetticismo, anche perché Boccioni è un artista piuttosto raro (si conoscono soltanto 250 suoi dipinti, 25 sculture e un migliaio di disegni). Una quarta importante casa d’aste ha deciso però di prenderlo sul serio: la Dorotheum di Vienna, che ha messo in contatto il compratore con lo storico dell’arte Alberto Dambruoso, docente all’Accademia di Belle Arti di Foggia, e autore, nel 2016, del catalogo ragionato dell’opera di Boccioni assieme a Maurizio Calvesi, quest’ultimo autore della prima monografia su Boccioni, pubblicata nel 1953.

È stato Dambruoso ad attribuire l’opera a Boccioni, definendola, riporta il Daily Telegraph, un lavoro “di eccezionale bellezza”, tanto da sceglierla come copertina per il libro Boccioni. Opere inedite, pubblicato pochi giorni fa dall’editore Maretti. Secondo Dambruoso si tratterebbe di un’opera realizzata da Boccioni nel 1911, anno in cui l’artista stava cominciando a staccarsi dagli esordi all’insegna della pittura divisionista per abbracciare uno stile più spontaneo, veloce, fatto di pennellate rapide e quasi impulsive. Per Dambruoso, il ritratto è un “capolavoro”, e il suo valore potrebbe avvicinarsi ai trecentomila euro. Non tutti gli studiosi però sembrano essere concordi: la storica dell’arte Ester Coen, altra esperta di Boccioni, per il momento ha preferito sospendere il giudizio.

Non sappiamo al momento come il dipinto sia giunto in Inghilterra: serviranno ulteriori studi. Intanto, conclude il Daily Telegraph, si annuncia una grande mostra delle opere inedite di Boccioni che dovrebbe tenersi tra il 2024 e il 2025 al Palazzo delle Esposizioni di Roma.

Nell’immagine, il dipinto appena scoperto.

In Inghilterra riemerge quello che si pensa sia un dipinto perduto di Boccioni
In Inghilterra riemerge quello che si pensa sia un dipinto perduto di Boccioni


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