Per l’incendio che ha distrutto la Venere degli stracci di Michelangelo Pistoletto installata in versione monumentale in piazza del Municipio a Napoli è stato fermato un 32enne napoletano, senza fissa dimora, accusato di essere il responsabile del rogo. L’uomo è stato fermato dopo che le indagini della Squadra mobile della questura di Napoli e del Commissariato Decumani hanno analizzato le immagini delle telecamere di sorveglianza della piazza, dove l’opera era stata installata lo scorso 28 giugno. Il giovane è stato fermato in una mensa in via Marina e adesso è accusato di incendio e distruzione di beni culturali.
Nei pressi dello scheletro dell’opera sono stati ritrovati due barattoli di liquido infiammabile. Dell’opera non è rimasto niente: i vestiti sono finiti in cenere, mentre la statua si è sciolta per il calore (è rimasto solo lo scheletro che sorreggeva gli stracci).
Poche ore dopo la notizia del rogo, lo stesso Michelangelo Pistoletto, con alcune dichiarazioni video, aveva commentato la notizia: “la ragione deve vincere, sempre”, ha detto. “Ma dall’altra parte l’emozione e la ragione esistono sempre e sono una dualità che deve trovare un accordo, un bilanciamento, un’armonia”. E in conclusione: “Questa società stracciona purtroppo ha preso il sopravvento, è come un’autocombustione del lato peggiore dell’umanità”. Il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, dopo aver espresso il suo “sgomento” per un atto di “grande violenza”, che lascia “interdetti”, perché “quando si attacca l’arte e la bellezza, si attacca l’uomo”, ha detto che il Comune rifarà l’opera. “Dico subito che noi rifaremo questa installazione. Stamattina ho sentito Pistoletto, questo è un grande simbolo di rigenerazione, rappresenta la ripartenza della società e non può essere fermata, né dal vandalismo, né dalla violenza, ma dev’essere portata avanti”. Il Comune lancerà infatti “una raccolta di fondi, proprio per fare in modo che questa ricostruzione avvenga anche da una partecipazione popolare. Napoli è la bellezza, la ripartenza e la rigenerazione aggiunge – non ci possiamo fermare e non ci fermeremo davanti a degli atti di vandalismo. Questo è l’ultimo, ma ce ne sono stati anche altri e sono espressione di una grandissima minoranza. Ne rifaremo tante, finche’ l’arte e la bellezza non prevarranno come già prevalgono nella nostra città”.
E dal consiglio comunale si leva la proposta di Domenico Brescia, consigliere di Azzurri Noi Sud Napoli Viva, che propone ai colleghi di devolvere le indennità di luglio per ricostruire l’opera. “Tutti”, ha detto, “devono fare la loro parte ed assumersi le proprie responsabilità. Il rogo della Venere degli stracci, avvenuto nelle prime ore del giorno, non può rimanere senza una forte risposta della politica napoletana. [...] Un forte segnale di solidarietà concreta da parte di noi Consiglieri Comunali di Napoli potrebbe essere la devoluzione delle indennità di luglio quale acconto per i lavori di restauro straordinario che il Sindaco Manfredi vorrà commissionare con la massima urgenza”.
Incendio della Venere degli stracci a Napoli, fermato un 32enne del posto |