A Milano è stato inaugurato ieri mattina Il murale dei diritti, realizzato sulla facciata di un palazzo in via Ortica dall’associazione OrMe - Ortica Memoria e dal collettivo artistico Orticanoodles, con il patrocinio del Comune di Milano e il contributo di Croce Rossa Italiana, Cooperativa Antonietta e Cooperativa Edificatrice Ortica.
Il murale è un’esplosione di colori: la bandiera arcobaleno avvolge il palazzo dal quale si affacciano i volti di duecento personaggi che hanno avuto il coraggio di sfidare le convenzioni sociali e che hanno fatto la storia dei diritti umani e civili. L’opera ricorda anche i volti dei migranti che hanno perso la vita nel tragico naufragio di Lampedusa il 3 ottobre 2013, nei giorni in cui ricorre il decimo anniversario. L’opera vuole essere un omaggio a queste duecento persone, in uno stile che vuole ricordare il Quarto Stato di Giuseppe Pellizza da Volpedo. I diritti rappresentati sono quelli della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite settantacinque anni fa.
Tra i volti, Altiero Spinelli che, a Milano, ottant’anni fa, insieme ad altri ex carcerati e confinati dal regime fascista fondò il Movimento Federalista Europeo; Franca Viola, prima donna in Italia a rifiutare il matrimonio riparatore, Masha Amini, a un anno dalla sua uccisione per mano della polizia di Teheran. E ancora i ritratti di Amalia Ercoli Finzi, don Virginio Colmegna, Franca Rame, Michela Murgia. Tanti i milanesi raffigurati: tra cui, Elda Mazzocchi Scarzella, che istituì, a Milano, un Centro di assistenza per le madri arrivate dai campi tedeschi con figli concepiti durante la prigionia; Cesare Castiglioni, fondatore della Croce Rossa Italiana, Riccardo Bauer, artefice della rinascita della Società Umanitaria di Milano, la pedagogista Giuseppina Pizzigoni, ideatrice del metodo didattico della scuola rinnovata. E ancora, Gianni Delle Foglie, pioniere, insieme al compagno Ivan Dragoni, delle unioni omosessuali in Italia, con un matrimonio simbolico in piazza della Scala, nel 1992, che fece scalpore. E poi Alessandra Kustermann, prima donna primario della Clinica Mangiagalli di Milano e fondatrice, nel 1996, del primo Centro antiviolenza e di un Pronto Soccorso per le vittime di violenza sessuale e domestica. Poi lo storico cappellano del carcere minorile Beccaria, Don Gino Rigoldi, i fondatori di Emergency, Gino Strada e Teresa Sarti; Giovanna Cavazzoni, fondatrice dell’associazione Vidas che offre assistenza sociosanitaria gratuita ai malati terminali; Samantha Cristoforetti, Franca Valeri, Bruno Munari e altri.
Il murale vuole essere anche un inno alla libertà d’espressione attraverso i volti simbolo di giornalisti come Ilaria Alpi e Miran Hrovatin, Anna Politkovskaja, Walter Tobagi, Giancarlo Siani, Giuseppe Fava, e di attivisti come Patrick Zaki, Vittorio Arrigoni, Guido Puletti. Ci sono poi i volti dell’ambasciatore Luca Attanasio, del medico forense Cristina Cattaneo, del magistrato Rocco Chinnici, di Giorgio Perlasca che salvò dallo sterminio nazista migliaia di ungheresi di religione ebraica, e di Tina Merlin.
Il diritto alla salute e al diritto all’istruzione e alla cultura sono rappresentati dai volti del medico Carlo Urbani, dello psichiatra Franco Basaglia e del premio Nobel per la pace Henry Dunant, della fondatrice di Save the Children Eglantyne Jebb, di Don Lorenzo Milani e Malala Yousafzai. Fino al diritto alla giustizia climatica con Rachel Carson, Greta Thumberg e Autumn Peltier, il premio Nobel Giorgio Parisi, le ricercatrici Federica Bertocchini, Barbara Mazzolai.
Inaugurato a Milano il Murale dei Diritti: un omaggio a 200 persone che hanno difeso i diritti umani e civili |