L'immagine del David va autorizzata: Galleria dell'Accademia vince causa contro casa editrice


L’immagine del David di Michelangelo dev’essere autorizzata: la Galleria dell’Accademia di Firenze vince la causa contro una casa editrice che aveva utilizzato l’immagine dell’opera.

L’uso dell’immagine del David di Michelangelo dev’essere autorizzato, a maggior ragione se l’utilizzo è per scopi pubblicitari: lo ha stabilito oggi il Tribunale di Firenze, riconoscendo l’esistenza del diritto all’immagine dei beni culturali e dando ragione alla Galleria dell’Accademia di Firenze che ha vinto la causa contro una casa editrice che aveva adoperato l’immagine del capolavoro michelangiolesco senza chiedere l’autorizzazione. Si tratta della prima sentenza di questo genere, perché mai prima d’ora un tribunale aveva affermato l’esistenza del diritto all’immagine dei beni culturali quale espressione del diritto costituzionale all’identità collettiva dei cittadini che si riconoscono nella stessa nazione.

La casa editrice in questione aveva pubblicato su una sua copertina l’immagine del David sovrapponendola a quella di un modello per fini pubblicitari, senza però concessione all’uso e senza aver pagato canoni per l’utilizzo. Secondo il Tribunale di Firenze, l’uso non autorizzato ha determinato un doppio danno al museo. Il primo è di carattere patrimoniale dal momento che non è stato pagato il canone d’uso per il bene: l’ammontare del danno è stato calcolato in 20.000 euro, come da tariffario del museo per usi simili. Il secondo danno è invece di natura non patrimoniale ed è stato quantificato in 30.000 euro: con la tecnica di sovrapposizione, infatti, la casa editrice “ha insidiosamente e maliziosamente accostato l’immagine del David di Michelangelo a quella di un modello, così svilendo, offuscando, mortificando, umiliando l’alto valore simbolico ed identitario dell’opera d’arte ed asservendo la stessa a finalità pubblicitarie e di promozione editoriale”, si legge nella sentenza. Secondo il Tribunale, infatti, se dev’essere garantito il diritto all’identità personale (da intendere come diritto a non veder alterato e travisato il proprio patrimonio intellettuale, politico, sociale, religioso, ideologico e professionale), ai sensi dell’articolo 2 della Costituzione, allo stesso modo, secondo l’articolo 9, va garantito il diritto all’identità collettiva dei cittadini che si riconoscono come appartenenti alla stessa nazione.

Esulta il ministro della cultura Gennaro Sangiuliano: “Apprezzo la sentenza del Tribunale di Firenze sul David di Michelangelo, che riconosce il principio di un diritto all’immagine per i beni culturali. In generale, senza entrare nei dettagli del dispositivo che non conosco, si deve affermare che l’utilizzo a fini commerciali per i beni culturali va pagato mentre deve essere gratuito per le immagini a fini didattici e di studio. Conforta che i giudici la pensino come il Ministero della cultura”.

L'immagine del David va autorizzata: Galleria dell'Accademia vince causa contro casa editrice
L'immagine del David va autorizzata: Galleria dell'Accademia vince causa contro casa editrice


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