L’Associazione Nazionale Guide Turistiche (ANGT) organizza per domani, giovedì 5 marzo 2020, un presidio davanti alla sede del Ministero dei Beni Culturali a Roma, dalle 11 alle 14, per protestare contro il disegno di legge sul turismo voluto dal ministro Dario Franceschini. La protesta, in particolare, è contro l’articolo 4 del ddl, che stabilisce un elenco nazionale delle guide senza distinzioni dell’ambito di abilitazione.
L’ANGT dunque richiede la soppressione dell’articolo 4 del ddl, perché il rischio, secondo le guide, è quello di generare caos professionale senza che venga tutelato il potenziale turista che cerca una guida capace di rispondere alle sue esigenze (“non dimentichiamo”, sottolinea l’ANGT, “che la professione di Guida Turistica è profondamente connessa alla corretta conoscenza del patrimonio storico-artistico e culturale dell’ambito di abilitazione anche per la tutela del turista-consumatore, che ha diritto ad usufruire di un servizio di livello adeguato, reso da soggetti che abbiano previamente dimostrato la conoscenza specifica del medesimo”). L’associazione, inoltre, esprime il suo disappunto per il fatto che, dal 2013, il ministero intenda ancora procedere attraverso decreti e intesa Stato-Regioni per regolamentare la professione della guida turistica senza tener conto dei principi costituzionali e giuridici che impongono allo Stato la regolamentaazione della professione attraverso una legge.
L’associazione sottolinea inoltre altri punti: si oppone a eventuali corsi di formazione privati abilitanti, chiede chiarezza e trasparenza per quanto riguarda l’aggiornamento degli elenchi delle Guide provenienti dai Paesi Europei in prestazione temporanea e occasionale non più consultabili dal settembre del 2019 (altrimenti chiede un atteggiamento responsabile per quanto riguarda le misure compensative per le guide che hanno ottenuto il riconoscimento del loro titolo professionale, ora ridotto a un “tirocinio” di sei mesi che non è minimamente controllato da alcuna istituzione e lasciato all’arbitrio del richiedente che può scegliere il proprio tutor con conseguenti pratiche non chiare e non verificabili), e infine chiede che non si proceda alla deregolamentazione della professione dell’accompagnatore turistico, figura professionale indispensabile per la conduzione dei viaggi dei visitatori nel nostro paesee complementare a quella della guida turistica, vedendo in questa ingiustificata misura un tentativo disostituire la figura dell’accompagnatore conquella di una ambigua figura di “guida nazionale”. A tutto ciò, aggiunge l’ANGT, si aggiunge anche la difficile situazione che la categoria sta attraversando a causa delle problematiche del coronavirus che ha, di fatto, azzerato, in tutta Italia, tutti i servizi guida fino alla prossima estate.
Nella foto: il Collegio Romano, sede del Ministero dei Beni Culturali. Ph. Credit Finestre sull’Arte.
Le guide turistiche protestano contro il ddl Franceschini: no all'elenco nazionale senza distinzioni |