Forte presa di posizione da parte dell’Associazione Nazionale Guide Turistiche (ANGT) contro quanti esercitano in maniera abusiva la professione in tutte le città d’Italia. Com’è noto, la professione di guida turistica in Italia è soggetta ad un’apposita abilitazione che si ottiene dopo un accurato e non facile esame, e l’esercizio del mestiere può essere condotto soltanto dai professionisti abilitati. Eppure, malgrado ciò, sono molti gli abusivi che imperversano nelle città d’arte, nei centri storici, nei musei, nei parchi e nelle località turistiche causando danni economici all’attività e ai turisti stessi (che rischiano di pagare per un servizio scadente).
“Purtroppo le nostre maggiori mete turistiche”, spiega in una nota Adina Persano, presidente dell’ANGT, “sono ormai invase da gruppi condotti da abusivi di ogni nazionalità, che esibiscono tesserini non validi, spacciandosi per guide abilitate”. Il problema è sentito soprattutto nelle grandi città, dove da qualche tempo ha preso piede il fenomeno dei free tour, ovvero visite di gruppo condotte da guide spesso prive di requisiti, e messe a punto da organizzazioni che offrono tour sulla carta gratuiti ma il cui sostentamento si basa su di un sistema di offerte tale per cui i turisti pagano il servizio con un’offerta se si ritengono soddisfatti della visita. Peraltro l’esercizio abusivo della professione, fanno notare le guide dell’ANGT, crea anche un danno allo stato sotto forma di mancati introiti di tasse e contributi previdenziali.
“Le Guide Turistiche”, prosegue Adina Persano, “per la peculiarità della professione esercitata, sono presenti quotidianamente e capillarmente nei luoghi maggiormente affollati da turisti di ogni provenienza, che coincidono con gli obiettivi sensibili. Non solo le Guide Turistiche abilitate costituiscono un elemento di legalità a difesa e tutela del patrimonio artistico di unPaese, ma spesso sono andate ben oltrequesto compito. Mi riferisco a come di recente, al Museo del Bardo di Tunisi, una guida Turistica abbia salvato la vita di molte persone: lo ha potuto fare non solo per il suo coraggio, ma soprattutto per la conoscenza specifica dei luoghi ,data dalla sua particolare, speciale professione”.
Le guide dell’ANGT chiedono dunque ai ministri competenti (turismo, interno, beni culturali) un’attenta vigilanza dal momento che, fanno notare, il disagio è molto alto e ne va anche della sicurezza dei turisti oltre che del rispetto dei professionisti. “Ricordiamo”, conclude Persano, “che la sicurezza èun imperativ odi interesse generale dello Stato. Al Governo chiediamo quindi di lanciare quanto prima questo appello a favore della Guide Turistiche: ‘Non utilizzate false guide, non fatevi guidare da chi non ha alcun titolo per farlo, non comprate visite guidate o tour irregolari che possono essere dannosi per la tutela e la valorizzazione del nostro patrimonio e della nostra cultura, impoverendo i veri professionisti del turismo’”.
Le guide turistiche: “Gli abusivi invadono le città e rovinano la professione. I ministri intervengano” |