Nuovi sviluppi attorno alla vicenda dei marmi del Partenone. Lo scorso 27 dicembre, la ministra greca della cultura, Lina Mendoni, ha infatti dichiarato al Guardian che Atene è pronta a separarsi da alcuni suoi tesori pur di ottenere in cambio i marmi che lord Elgin portò a Londra nel 1801 (il British Museum, dove ora sono conservati, li acquistò poi nel 1816). “La nostra posizione è chiara”, ha detto Mendoni. “Se le sculture dovessero essere riunite ad Atene, la Grecia è pronta a organizzare mostre a rotazione di importanti antichità che colmerebbero il vuoto”. Al momento le discussioni non hanno ancora menzionato oggetti specifici (sulla stampa greca c’è però chi avanza il nome della Maschera di Agamennone), ma quel che conta è che, per la prima volta, la ministra ha dato un’idea di cosa Atene è disposta a far pur di riottenere i marmi. Quello che la Grecia manderebbe a Londra, ha detto Mendoni, “riempirebbe il vuoto [lasciato dai marmi del Partenone], mantenendo e rinnovando costantemente l’interesse dei visitatori internazionali per le gallerie greche del British Museum”.
L’intervista di Lina Mendoni segue di circa un mese la presa di posizione del presidente del British Museum, George Osborne, che a metà novembre, nella cena annuale dei trustees, gli amministratori del museo, ha auspicato una collaborazione tra il British Museum e la Grecia per fare in modo che le scultura possano essere ammirate “sia ad Atene che a Londra” e che nessuno debba rinunciare alle proprie prerogative.
Immagine: Marmi del Partenone, parti del fregio al British Museum. Foto di Paul Hudson
La Grecia disposta a mandare a Londra suoi tesori per riottenere i marmi del Partenone |